Stefano Paoloni, segretario del Sap, uno dei principali sindacati della Polizia: intervistato su Libero, Paoloni sfoga le sue preoccupazioni per quello che sta accadendo non solo a Lampedusa, ma anche nel resto della Sicilia in questi giorni contrassegnati dall’impennata di sbarchi. Una situazione al limite, in cui i membri delle forze dell’ordine operano con turni di dodici ore, tra interventi di soccorso e tra gestioni all’interno delle strutture di accoglienza rese difficili anche dalle condizioni igienico sanitarie.
“A Trapani ad esempio – dichiara Paoloni – Stanno facendo dei lavori nel centro di accoglienza. Di conseguenza le fognature sono scoperte. I poliziotti devono lavorare di fianco ai liquami a cielo aperto, facile immaginare quale possa essere l’odore”.
Ma, a proposito di condizioni igienico sanitarie, tra i poliziotti in questi giorni in Sicilia c’è chi risulta positivo alla tubercolosi: “Qualche collega dopo i controlli scopre di essere positivo alla Tbc – racconta Paoloni – Risultare positivi non significa aver contratto la Tbc, però questo obbliga a un percorso terapeutico molto pesante, che debilita particolarmente il fisico per sei mesi e preclude alcune attività . Non si può prendere il sole, si avvertono dolori alle articolazioni. Sono terapie preventive per evitare che si possa sviluppare la malattia con una cura antibiotica”.
Poi però, è molto forte il rischio dei disordini e delle rivolte non appena qualcuno dei nuovi approdati capisce di essere in lista per il rimpatrio o deve attendere molti mesi dentro un centro d’accoglienza: “Nei centri di lunga permanenza capita spesso che cerchino di inscenare rivolte per tentare di darsi alla fuga – si legge nel racconto del sindacalista della Polizia – Danno fuoco ai materassi, lanciano oggetti contro gli agenti. Cercano di alimentare scontri con i pretesti piĂą disparati: una volta perchĂ© non c’ era il wi-fi, un’ altra volta perchĂ© il cibo non era di gradimento degli ospiti, ma la finalitĂ ultima è sempre quella di tentare la fuga”.
Il prezzo pagato è molto caro, tra turni snervanti, rischio tubercolosi ed un lavoro svolto in condizioni precarie sia di sicurezza che di igiene.

