REQUIEM PER LA DEMOCRAZIA E LA LIBERTÁ

prof Augusto Sinagra

Il Presidente di “Magistratura Democratica” Dottor Riccardo De Vito (non ho idea di chi sia), che aprirà il suo congresso politico-giudiziario il 28 p.v., sembra aver fatto (il dubbio c’è sempre e io spero che non sia vero) alcune dichiarazioni che mi hanno atterrito.

1. Si dice preoccupato che vi siano “atti politici” per i quali non sia possibile esercitare un “controllo” (leggasi Matteo Salvini …). Dunque, il Governo dovrebbe essere posto sotto controllo dei giudici. E i giudici ordinari sovraordinati ai giudici amministrativi che non possono sindacare non solo gli atti propriamente “politici” ma neppure gli atti di cosiddetta “alta amministrazione”.

2. Il Nostro avrebbe poi espresso diffuse critiche al disegno di legge sulla legittima difesa lamentando che così si riduce, in pregiudizio dei giudici, il margine della loro valutazione discrezionale. A parte che di fronte a certe sentenze (e non poche) dovrebbe abolirsi qualsiasi potere di valutazione discrezionale in capo ai giudici, c’è che in questo modo – “sistemato” il potere esecutivo – verrebbe così “sistemato” anche il potere legislativo, consentendo ai giudici di sindacare le scelte normative del Parlamento.
Ma lo sa il Dottor De Vito che il Parlamento è l’espressione (per quanto si voglia presuntiva) della sovranità popolare? E dinanzi alla sovranità popolare tutti i giudici, dall’ultimo Uditore giudiziario fino al Presidente della Corte di Cassazione, dovrebbero porsi in religioso e timoroso silenzio (e meno male che stiamo parlando di “Magistratura Democratica”).

3. Avrebbe aggiunto, il Nostro, la sua contrarietà alla separazione delle carriere dei PM e dei giudici. A parte la contraddittorietà dell’assunto con il rito processuale accusatorio (voluto soprattutto dai magistrati “democratici”), la ragione sarebbe che è meglio che i PM rimangano nella “cultura della giurisdizione”.
Come dire che i PM sono ignoranti o avrebbero antidemocratiche pulsioni autoritarie. Quando fa comodo si portano ad esempio i sistemi francese o statunitense, o altri, ma non si dice che, pur senza alcun pregiudizio per la giustizia, in Francia i PM sono sottoposti al Ministro della Giustizia e in USA vengono eletti. Dunque, sarebbero tutti degli ignorantoni prevaricatori senza “cultura della giurisdizione”?

Cari amici vicini e lontani (come diceva Nunzio Filocamo), chi può si metta in salvo!
AUGUSTO SINAGRA

INCREDIBILE COME IL PENSIERO DI POCHI ELETTI DEBBA CONDIZIONARE LA DEMOCRAZIA È LIMITARE LA LIBERTÀ DEI CITTADINI


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