Poliziotti travestiti da clochard per combattere il “racket dell’elemosina” gestito da immigrati soprattutto nigeriani. È l’idea messa in campo dal questore Macerata, Antonio Pignataro, nel quadro di una più complessiva azione per la sicurezza in città , che passa anche da capillari controlli contro lo spaccio di droga, dalla chiusura dei negozi di cannabis ‘light’, dalla presenza visibile di ‘volanti’ in centro.
La notizia degli agenti-clochard è riportata dal Corriere Adriatico, che ha intervistato il questore Pignataro. La sua idea è di creare un meccanismo di concorrenza in modo che i mendicanti si allontanino spontaneamente non trovando redditizia la piazza maceratese.
“Bisogna sempre studiare qualcosa di nuovo e allora – afferma il questore, che fa l’esempio in particolare di un ‘nigeriano con il Rolex’ – abbiamo pensato che per stroncare quel giro di mendicanti fasulli era necessario fare come loro. Quindi un poliziotto si è fatto crescere la barba, si è messo vestiti consunti scarpe rotte e si e’ piazzato a fianco a lui per fargli concorrenza”.
Il nigeriano, riferisce il questore, “si è mostrato infastidito, ma dopo due o tre giorni è sparito visto che l’incasso gli si era ridotto. Noi siamo poi riusciti a ricostruire il retroscena, il gruppo di riferimento e gli incassi. Tutta gente con tanti soldi e orologi di lusso“. Sui migranti, sottolinea il questore Pignataro, “noi applichiamo la legge e quando ne ricorrono gli estremi procediamo con le espulsioni, che alcune volte vanno in porto e altre no”. AGI

