In Lombardia, più ci si avvicina al confine con la Svizzera, più la benzina costa meno. E’ il frutto di una legge italiana che consente di ridurre l’aliquota Iva applicata al carburante quanto più la stazione di rifornimento è prossima alla frontiera elvetica. Dove, si sa, fare il pieno conviene. Ma questa legge viola le regole Ue e pertanto va abrogata: lo sostiene la Commissione europea, che ha avviato una procedura di infrazione contro ll’Italia, chiedendo che uniformi le norme sul prezzo del carburante in Lombardia al diritto dell’Ue.
Per Bruxelles, le leggi fiscali italiane consentono di avere due aliquote Iva diverse per lo stesso prodotto, la benzina, a seconda del luogo in cui viene acquistato. “Questa legge – avvertono dalla Commissione – crea distorsioni della concorrenza e viola le disposizioni delle norme comuni dell’Ue, che vieta agli Stati membri di trattare beni analoghi in modo diverso ai fini dell’Iva”.
Se l’Italia non si attiverà entro i prossimi due mesi, la Commissione passerà alla seconda fase della procedura di infrazione, con l’invio di un parere motivato alle autorità italiane. Il procedimento è lungo, ma se il Belpaese non si adeguerà alle richieste Ue, il rischio è di ritrovarsi un giorno a pagare una pesante multa.
Per una volta mi trovo d’accordo con l UE in effetti avere 2 aliquote per lo stesso bene non è corretto. ..La soluzione è semplice ridurre il più possibile il costo della benzina in modo tale da ribaltare la situazione così nelle zone di confine non saremo piu noi ad andare ad acquistare ma saranno i nostri benzinai a vendere
Se bisogna abbassare il prezzo, vuol dire che il paese vicino vende ad un prezzo piu’ basso: come?
Vuol dire che non si puo’ fare concorrenza a chi la fa’ a noi?
In Sicilia o Sardegna quanto dovrebbe costare.nn voglio immaginare al polo sud