«L’ITALIA È UNA REPUBBLICA FONDATA SULLE TASSE, IN EMILIA-ROMAGNA PAGHIAMO 11.000 EURO A TESTA». La sfida di Simonetta Mingazzini, candidata alla Camera, per un sistema equo ed efficiente.
«L’Italia è una Repubblica fondata sulle tasse e noi cittadini italiani siamo tra i più tartassati al mondo. Non bastasse, la nostra Emilia-Romagna, da sempre governata dalla sinistra, è fra le tre regioni italiane dove si pagano più tasse: quasi 11.000 euro a testa all’anno, più di ogni calabrese e siciliano messi insieme. Credo sia arrivato il momento di cambiare rotta per introdurre un sistema fiscale più equo ed efficiente, una battaglia che sono pronta a portare avanti in Parlamento».
Lo dichiara Simonetta Mingazzini, candidata del centrodestra alla Camera dei deputati nel collegio uninominale di Imola, Castel San Pietro e San Lazzaro (Emilia-Romagna 01), riferendosi ai dati contenuti nel rapporto OCSE 2016 e alle elaborazioni del Centro Studi CGIA di Mestre sui dati del 2015.
«In Italia – continua Simonetta Mingazzini – ci sono oltre 100 tasse di ogni tipo, fino a quella sull’ombra relativa alle insegne dei negozi. Questo numero è in continuo aumento, se è vero che il 18 gennaio scorso la Commissione sul federalismo fiscale ha introdotto una ‘fonte di finanziamento stabile e definitiva’, cioè un’altra tassa. Sapete per cosa? Per finanziare quelle Province che il Pd ci ha raccontato per anni di avere chiuso, finendo per combinare solo l’ennesimo pasticcio». Inoltre, continua la candidata del centrodestra, «il nostro sistema fiscale è anti-lavoro; basti pensare ai 5 scaglioni di tassazione oggi previsti che disincentivano e rendono anti-economico lavorare, perché se si sfora una soglia di reddito e si passa a uno scaglione superiore, ecco che si paga in tasse più di quel che si guadagna».
Mentre «alcune forze politiche sposano il modello dell’assistenzialismo di Stato, fino addirittura all’idea di un reddito di cittadinanza insostenibile per i conti pubblici», Simonetta Mingazzini si impegna per «contribuire a realizzare un sistema fiscale equo ed efficiente, che consenta alle imprese di creare lavoro e redistribuire ricchezza».
Per vincere questa sfida, Simonetta Mingazzini elenca i passi necessari da compiere. «Occorre fare innanzitutto un inventario di tutte le tasse esistenti, suddividerle per tipologia e settore, affidarle a un determinato Ente e prevederne già la destinazione di spesa. Dopodiché vanno semplificati e ridotti gli adempimenti per pagare le tasse e va adottato il sistema di flat tax proposto dal centrodestra, con un’aliquota unica o poche aliquote che favoriscono l’emersione dell’evasione e massimizzano il gettito fiscale».
Infine, la proposta di intervenire sulla legge 147/2013 (Fondo per la riduzione delle tasse): «Secondo quella norma, i proventi della lotta all’evasione, della razionalizzazione della spesa pubblica e parte dei risparmi negli interessi del debito pubblico, sarebbero dovuti essere destinati alla diminuzione della pressione fiscale. In realtà, quel Fondo è stato calcolato con meccanismi oscuri ed è stato dirottato altrove, a partire dalla copertura del deficit di bilancio. È evidente che occorre destinare quella risorse a una vera riduzione dell’eccessiva pressione fiscale su famiglie e imprese».
Imola (Bo), 15 febbraio 2018
Ufficio stampa Simonetta Mingazzini