Dice stop agli immigrati, sindaco di Gorizia minacciato di morte

“In questi ultimi tempi c’è chi sta cercando di fomentare l’opinione pubblica contro il sottoscritto e la città, rei di non volere un altro centro di accoglienza e di abbandonare a sé stessi i richiedenti fuori convenzione, accampati nella Galleria Bombi”. A parlare è il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, che ha ricevuto pesanti minacce di morte soltanto perché si sta opponendo all’invasione di migranti nella sua città.

“Anzichè promuovere l’immagine di una città accogliente che, ad oggi, conta ben ben 400 migranti ospiti in strutture convenzionate – attacca il sindaco – si sta gettando fango su Gorizia, chiamando in soccorso anche i media “amici”, perchè vogliamo che i nuovi centri di accoglienza vengano aperti da un’altra parte e che i migranti in eccesso vengano subito trasferiti altrove”.

Il sindaco si dice preoccupato non tanto per gli insulti e le minacce, ma “per la crescita di un clima esasperato che Gorizia non ha mai conosciuto e che sta creando una profonda inquietudine nella mia gente che non merita questo”. “Più volte – prosegue Ziberna – ho invitato le forze politiche di opposizione ad affiancarmi nelle mie richieste al governo affinchè intervenga per alleggerire la situazione di Gorizia”.

Il primo cittadino sospetta “che ci sia una precisa volontà politica a lasciare le cose come stanno perchè non si spiegherebbe altrimenti il voltafaccia del ministro dell’Interno, Marco Minniti, che in settembre aveva annunciato interventi precisi mentre oggi non risponde neppure agli appelli disattendendo clamorosamente le promesse fatte”. Ziberna, infine, teme che dietro l’improvvisa occupazione della Galleria Bombi ci sia la volontà di spingere verso l’apertura di un nuovo centro d’accoglienza a Gorizia.

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