Pensioni: Taglio del 5 per cento dal 2019

Tempi duri in arrivo per chi andrà in pensione tra poco più di un anno.

Chi lascerà il lavoro nel 2019 si troverà, a parità di condizioni di uscita con chi va via adesso, un taglio del 5 per cento sull’assegno. Come riporta il Giorno, la situazione è abbastanza chiara: 50 euro al mese in meno su un assegno da 1000 euro, 75 euro su un assegno da 1500 euro. Di fatto a scaturire la sforbiciata saranno i 5 mesi in più sul fronte della speranza di vita e il sistema contributivo.

A partire dal 2019 l’età pensionabile per la pensione di vecchiaia dovrebbe salire dagli attuali 66 anni e 7 mesi a 67 anni. Inoltre per quanto riguarda i requisiti per i contributi si passerà da 42 anni e 10 mesi per gli uomi e 41 anni e 10 mesi per le donne a 43 anni e 3 mesi e a 42 anni e 3 mesi. Di fatto questi requisiti dal 2012 vengono rivisitati ogni 3 anni, mentre dal 2019 saranno cambiati ogni due anni. E a dettare le modifiche sono soprattutto i parametri sulla speranza di vita, ma anche l’indice di mortalità e anche l’andamento del Pil.

Di fatto l’andamento dell’economia degli ultimi anni ha cambiato e in modo profondo gli importi per chi andava via con lo stesso importo di contributi ma in anni differenti. Ad esempio con 270mila euro di contributi chi è andato via nel 2009 ha ricevuto circa 16500 euro all’anno, chi però è andato via nel 2016 è sceso, con gli stessi contrbuti, a 14300 euro. Da questi dati che in modo dettagliato riporta ilGiorno, emerge una verità: a parità di contributi l’assegno è sempre più leggero se cambia l’anno di uscita dal mondo del lavoro. E dunque in questo quadro chi andrà via nel 2019 dovrà rinunciare al 5 per cento.

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