“La revisione dei cicli è un processo inevitabile se si vuole migliorare la qualità dell’apprendimento” e riguardo alle medie “abbiamo iniziato in questi giorni a ragionarci. Gli argomenti su cui si discute sono la durata, le materie, le modalità di studio ma in un’ottica di armonizzazione di tutti i cicli in modo da non creare scompensi. È chiaro che nella legislatura non ci saranno i tempi per una riforma, ma voglio offrire una proposta che permetterà di avere gli strumenti per affrontare il tema nei tempi giusti”. Lo afferma, in un’intervista a ‘La Stampa’, la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli facendo riferimento all’ipotesi di intervenire sulle scuole medie con una riduzione da tre anni a due.
“L’obiettivo – prosegue – è portare il maggior numero di ragazze e ragazzi ad avere una formazione migliore, ridurre il gap tra Italia e il resto dell’Ue per numero di laureati, di diplomati, di Neet e di studenti che abbandonano le scuole”.
“Come formare gli studenti deve diventare un elemento decisivo del dibattito pubblico – sottolinea Fedeli – L’obiettivo non è una nuova riforma, ma essere consapevoli del fatto che l’Italia ha il sapere, l’innovazione e la ricerca come fattori primari nelle scelte che riguardano il Paese. Abbiamo già preso diverse decisioni che vanno in questo senso”.
“Stiamo ragionando sulla sperimentazione dell’Erasmus nelle secondarie – conclude – Stiamo verificando la possibilità che in tutti i percorsi formativi i ragazzi studino la lingua inglese”. ADNKRONOS