Colombia, ufficializzata la prima “famiglia poliamorosa” formata da tre gay

A un anno dal riconoscimento del matrimonio omossessuale, la Colombia legalizza la prima famiglia poliamorosa. E’ quella formata da tre gay, Victor Hugo Prada, Manuel Bermudez e Alejandro Rodriguez, che hanno ufficializzato la loro unione davanti alle autorità di Medellin. “Ora siamo legali al 100 per cento”, ha commentato il trio in un video. Prada, di professione attore, e i suoi due congiunti, un docente di educazione fisica e un giornalista, adesso sono una famiglia a tutti gli effetti, la “trieja”, così si chiama legalmente questo tipo di istituzione sociale, e in caso di separazione o decesso potranno beneficiare della pensione del defunto ed ereditarne i beni.

“E’ il riconoscimento che esistono altre tipi di famiglia”, canta vittoria German Rincon Perfetti, avvocato dell’associazione Lgbt.

“Volevamo ufficializzare la nostra famiglia. Non c’era nulla di solido sul piano legale che ci permettesse di riconscerci come famiglia”, ha sottolineato Prada. “Siamo una famiglia, una famiglia poliamorosa. E’ la prima volta in Colombia”, ha aggiunto. Una “trieja” per usare il termine giuridico esatto.

Questo genere di unioni è frequente in Colombia, ma è la prima volta che una di esse “viene legalizzata”, ha spiegato all’agenzia di stampa Afp German Rincon Perfetti, avvocato dell’associazione Lgbt. “E’ un riconoscimento che esistono altri tipi di famiglie”. Secondo Rincon, la possibilità di accedere a questo regime patrimoniale ha conseguenze “al 100 per cento legali” per i tre uomini, che in caso di separazione o decesso potranno accedere alle pensioni o procedere a una separazione dei beni. tgcom24

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Per Attali è l’ora del poliamore. E l’Occidente riflette sulla poligamia

Il prossimo fronte che in Occidente si aprirà sul delicato destino della famiglia sarà quello della poligamia. Complici le nuove forme di convivenza, l’ immigrazione, la spinta dei Mormoni in America. All’ estero non hanno dubbi. E giornali, tv e pensatori incominciano a sostenere anche in termini positivi l’ avvento (o il ritorno) della poligamia.

La Kyenge apprezza la poligamia: “Facilita i rapporti con la società”

Dal denaro al sesso – ormai è chiaro – sono i banchieri che decidono delle nostre vite. Anche dietro la propaganda gay, come dietro le politiche economiche,  ci sono potentissimi manovratori, semi-sconosciuti al grande pubblico, che stanno programmando il nostro futuro da decenni. La UE, con le sue imposizioni, ne aiuta l’attuazione.

Jacques Attali è uno dei padri fondatori dell’Unione europea e dei Trattati europei. Il  “visionario” tecnocrate è un ex banchiere francese, economista di Mitterrand e Sarkozy, grande amico di Massimo D’Alema che, come il sicario economico Georges Soros, gioca anche a fare  il filantropo e il  sociologo, nonché lo scrittore. E’ anche l’ideatore e il promotore del “poliamore“, cioé della nuova forma di poligamia che sarà introdotta in Europa subito dopo che tutti gli Stati avranno approvato le nozze gay. Ecco cosa dice:

28 giugno 2013  – Come in un ritorno alle origini, si annuncia una nuova era che porta con sé nuove forme di relazioni tra esseri umani fondate sulla soddisfazione istantanea dei desideri e liberate progressivamente dall’ assillo della riproduzione: si profila il matrimonio contrattualmente provvisorio, in cui la durata del rapporto sarà fissata in anticipo dalla coppia; il poliamore, in cui ciascuno potrà avere in tutta trasparenza più amori allo stesso tempo; la polifamiglia, in cui si farà parte contemporaneamente di più famiglie; la polifedeltà, in cui ciascuno sarà fedele a diversi membri di un gruppo dalle sessualità molteplici.

Quanto ai bambini, vivranno in una casa dove i vari genitori verranno a turno a occuparsi di loro. In un futuro più lontano sessualità, desiderio e amore saranno ancora più facili da dissociare, macchine speciali si occuperanno della riproduzione e, prima di diventare anch’ essa meccanica, la sessualità sarà una pratica devoluta esclusivamente al piacere.

L’ utero artificiale e la clonazione schiuderanno prospettive vertiginose in cui ciascuno potrà decidere autonomamente di riprodursi e un giorno si arriverà forse all’ ermafroditismo universale. È un po’ come se l’ umanità scegliesse di ripercorrere a ritroso la storia della vita, tornando prima al matrimonio di gruppo, poi alla partenogenesi. Per riscoprire un giorno, chissà, il bisogno dell’ altro. E quindi dell’ amore.

Si deve resistere a un tale avvenire o rimanere stupiti davanti a tanti mutamenti? Possiamo sperare che l’ amore salvi gli esseri umani dalla propria follia? Il mio libro (Amori. Storia del rapporto uomo-donna)  un viaggio in questa storia meravigliosa e minacciata. Un viaggio che ci porterà a scoprire le tribù poliandriche della Cina e i rituali omosessuali della Nuova Guinea; le donne degli harem d’ Arabia e i numerosi mariti delle donne tibetane; le prostitute d’ America e le geishe giapponesi; i maestri dell’ erotismo indiano e i matrimoni di gruppo nel Congo; famiglie borghesi e trii bisessuali; macchine di piacere e chimere d’ amore. Tutti protagonisti dell’ ambizione umana più elevata e più rivoluzionaria: trascendersi per raggiungere un ideale, quello di piacere all’ altro per piacere a se stessi. Ed essere amati.

JACQUES ATTALI

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