Crollano contratti e aumentano licenziamenti. Renzi: il Jobs act funziona

 

“Nel II trimestre 2016 più 189mila posti di lavoro. Da inizio nostro governo: più 585mila. Il Jobs act funziona”. E’ il tweet con cui il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, saluta i dati Istat sul lavoro, appena resi pubblici.

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Cala bruscamente il numero di contratti stabili avviati nel secondo trimestre dell’anno. E’ quanto emerge dai dati pubblicati sul sito del ministero del Lavoro relativi al Sistema delle Comunicazioni obbligatorie.

I contratti avviati a tempo indeterminato, nel secondo trimestre, si riducono di circa 163 mila unità ovvero il 29,4% in meno rispetto allo stesso trimestre del 2015; continuano a scendere le attivazioni di contratti di Collaborazione (-25,4%) e aumentano del 26,2% gli avviamenti in Apprendistato (askanews)

C’è un dato – Corriere –  che spicca più degli altri tra le comunicazioni obbligatorie appena pubblicate dal ministero del Lavoro: nel secondo trimestre del 2016 sono aumentati del 7,4% i licenziamenti rispetto secondo trimestre 2015. Nel complesso, invece, sono state registrate 2,45 milioni di attivazioni di contratti a fronte di 2,19 milioni di cessazioni. La maggioranza delle cessazioni sono dovute al termine del contratto a tempo determinato (1,43 milioni) e, tra le altre, sono aumentate quelle promosse dal datore di lavoro (+8,1%) mentre si sono ridotte quelle chieste dal lavoratore (-24,9%).

In particolare, come sottolineato, sono aumentati i licenziamenti.

 

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