Profughi a Capalbio in ville extra lusso finemente arredate e con giardino

 

Cinquanta profughi abiteranno nel centro di Capalbio. A settembre, forse prima, arriveranno in un comprensorio del borgo medievale dalla torre merlata, adottato dalla sinistra radical chic, tutta cuoio, giacche da caccia, pianelle e politically correct che storce il naso alle sparate anti-immigrati.

capalbiofoto Dagospia

In una riunione infuocata ieri il viceprefetto di Grosseto Luigi Manzo ha confermato la scelta al sindaco, Luigi Bellumori, e a una delegazione di cittadini. E così il capoluogo dell’ estate vip si indigna, sospetta un «dispetto» e si prepara, il 25 agosto, alla vigilia del Premio Capalbio, a protestare contro «la scelta assurda».

Sindaco, ma lei non era del Pd? «Sono del Pd, diamine. Bisogna accogliere, per carità. Ma queste so’ ville . E di gran lusso. Con giardino. Finemente arredate. Nel centro storico. Per un cittadino di Capalbio ho 31,28 euro l’ anno da destinare allo stato sociale. A un poveraccio sfrattato non posso pagargli una stanza. E per queste persone, dallo status da accertare, se ne spenderanno 33,50 al giorno. Il problema è la concentrazione nell’ area più residenziale della perla della Maremma che, come Capri e Portofino, attrae turismo culturale. In 19mila ettari bisognava metterli proprio là?».

Una scelta che ha generato sospetti in paese. «L’ appalto è stato assegnato con una gara alla quale ha partecipato solo l’ Ati Senis Hospes-Rti Tre Fontane, cooperative comparse in Mafia Capitale e ora commissariate. Abbiamo chiesto un accesso agli atti e ci è stato negato. Lo ha chiesto il sindaco e il prefetto si è rivolto ad Alfano. Perché?», denuncia Mauro Canali, docente di storia e autore Rai, che abita nel comprensorio.

«Non faccio l’ investigatore. I bandi vengono assegnati ad associazioni del terzo settore se vengono rispettati requisiti specifici. Non sono io che devo fare le verifiche. Io applico la legge e quella sugli appalti dice che gli atti posso mostrarli solo a chi ha partecipato alla gara» replica il viceprefetto Manzo, che sostituisce il prefetto Annamaria Manzone, appena promossa a Livorno. «Alla gara pubblica, per Capalbio c’ è stata una sola offerta per 50 posti in quella struttura». […]

Virginia Piccolillo

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