Reato tortura: Alfano costretto a fare marcia indietro, figuraccia del Governo

 

“C’è stata una sollevazione da parte di tutte le forze dell’ordine contro un emendamento approvato al Senato, che di fatto metteva i servitori dello Stato nella mani dei delinquenti, perché bastava un atto, un’azione non reiterata – anche senza reato specifico intenzionale – per sottoporre gli operatori della sicurezza a conseguenze di denunce, o altro. È stato uno scivolone della maggioranza, del governo su un emendamento grillino a cui noi abbiamo detto assolutamente di ‘no’. E Alfano, costretto dalla sollevazione che c’è stata all’interno di tutte le forze di polizia e sicurezza, ha fatto marcia indietro”.

Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, parlando con i giornalisti in sala stampa a Montecitorio.

“Quindi, figuraccia del governo in un momento come questo, in cui noi abbiamo bisogno assoluto, non solo di coesione istituzionale, ma anche dell’apporto convinto delle forze di polizia e della loro fiducia. Introdurre un emendamento di questo tipo che incrina il rapporto fiduciario tra i cittadini e le forze di polizia è stato veramente un atto indecente da parte della maggioranza e del governo.

Adesso il provvedimento tornerà alla Camera e sarà riequilibrato, ci deve essere una formulazione e questa deve essere in linea con quanto chiedono le convenzioni internazionali. Nessuna fuga in avanti da questo punto di vista”, ha assicurato Brunetta.

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