D’Anna: “Saviano? Un farlocco che vive di rendita con un libro mezzo copiato”

 

 

Vincenzo D’Anna, senatore di Ala, attacca duramente Roberto Saviano e Rosaria Capacchione. Oggi, ospite di Un Giorno da Pecora, su Radio2, D’Anna ha risposto ad una domanda su una dichiarazione fatta dalla Capacchione – senatrice Pd Io e giornalista sottoscorta per le sue inchieste sulla camorra -, la quale ha detto che non si farebbe fotografare con Denis Verdini.

“Io sono amico della Capacchione, che però assomiglia a Saviano”. In che senso? “Vive di rendita. Entrambi hanno la scorta, anche se processualmente è stato accertato che chi li minacciava era l’avvocato Santonastaso, perché tutti i boss che loro millantavano essere i mandanti, sono stati tutti assolti”. Cosa intende dire? “Che dovrebbero posare la scorta e lasciarla ai magistrati o quanti altri fanno veramente la lotta alla malavita. Il motivo per cui è stata assegnata loro la scorta – ha detto a Radio2 D’Anna – è stato dimostrato essere inesistente”.

Dipendesse da lei, toglierebbe la scorta a Roberto Saviano? “Se fosse per me la toglierei, tutto sommato lui è uno che ha copiato la metà dell’unico libro che ha fatto”.

Nessuno, secondo lei, vuole uccidere Saviano? “Ma chi lo deve uccidere? A chi vuole che dia fastidio Saviano? Lui è un’icona farlocca che non ha mai detto nulla che possa infastidire la camorra. La camorra viene infastidita dalla polizia, dai magistrati, dai carabinieri, non da lui che si è arricchito con un un libro che ha pure copiato per metà”, ha concluso D’Anna a Un Giorno da Pecora

 

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