Una grande parte delle società USA collaborò accuratamente con Hitler

 

In merito a JP Morgan e a quanto sta succedendo in Italia e in Europa grazie a quanto impartito ai suoi “lacché” a capo dei vari Governi fantoccio, provate a unire i lati del simbolo con una croce in mezzo. Ecco in foto cosa esce. Caso? Coincidenza?… Mah!?

usa-germania

Per chi non lo sapesse:
a partire dal 1920, i grandi e potenti gruppi economici, come la Banca J. P. Morgan & Co., sovvenzionarono l’economia e la politica tedesca.

Montagu Norman, governatore della Banca d’Inghilterra, e George L. Harrison, capo della Federal Reserve, iniziarono un serrato controllo dell’economia di molti paesi europei, col pretesto di dover “stabilizzare le politiche nazionali”.

L’élite finanziaria sosteneva e rafforzava i governi compiacenti, poco importava che fossero tirannici e sanguinari. L’obiettivo più ambito era il controllo della Germania, che si trovava in una situazione di estrema debolezza a causa delle condizioni imposte a Versailles. Era stato imposto il pagamento di 12 miliardi di dollari per le riparazioni di guerra, e severe restrizioni economiche, che impedivano la ricostruzione della Repubblica di Weimar.

Dopo la Prima guerra mondiale, la Germania , sconfitta e sull’orlo del collasso, si rivolse alle banche americane. Wall Street si attivò preparando due piani per rimetterla in piedi. I due piani vennero chiamati “piano Dawes” (1924) e “piano Young” (1928), e furono messi a punto da comitati di esperti americani, come Charles Dawes e Owen Young della General Eletric, Thomas W. Lamont rappresentante della J. P. Morgan e T. N. Perkins banchiere legato ai Morgan.

Secondo lo studioso Antony Sutton si trattò di un aiuto fortemente interessato da parte degli Usa: “Nient’altro che la creazione di un sistema mondiale di controllo finanziario in mani private capace di dominare il sistema politico di ogni paese e l’economia globale del mondo“.

Vennero attivati gli stessi istituti di credito che avevano finanziato la rivoluzione russa. L’American International Corporation (cioè la Fed ) e il Fondo di garanzia Morgan si occuparono della ricostruzione economica della Germania e, occultamente, anche del suo futuro politico.

Nel 1919, la Commissione Overman del Senato statunitense rivelò che la Germania stava ricevendo prestiti dai Rothschild e dalla Chase National Bank di Morgan. Il denaro giungeva in Germania attraverso il Sudamerica.

Qualche fatto sconcertante è stato documentato in un eccellente libro dello storico Jacques Pauwels.

I Suoi documenti irrefutabili e ad oggi inconfutati provano che una grande parte delle società USA collaborò accuratamente con Hitler, e non solo all’inizio della guerra: JP Morgan, Du Pont, Union Carbide, Westinghouse, General Electric, Goodrich, Singer, Kodak, ITT, Ford.
Ma non bastava la grande novità strategica di Hitler, fu la “Blitzkrieg”, la guerra-lampo: ovvero portare velocemente le sue truppe nel cuore del Paese attaccato che comportava, due condizioni indispensabili: camion e benzina. La Germania non aveva nessuno dei due, fu l’Esso che fornì la benzina, mentre i camion provenivano dalle officine tedesche della Ford e General Motors.

Gli americani decisero però che quella guerra durasse il più a lungo possibile e Pauwels al riguardo mostra che:
1. Una grande parte del padronato USA era pro-Hitler negli anni 30 e 40.
2. Ciò non mutò che al momento in cui le vendite delle aziende USA furono messe in pericolo dall’aggressività commerciale tedesca negli USA America latina e altrove. E dalle occupazioni giapponesi che confiscavano tutto il commercio in Asia.

Gli USA come loro abitudine facevano già il doppio gioco. Desideravano infatti, come detto, che la guerra durasse per molto tempo.

Perché?
Da un lato, gli enormi profitti che le loro società realizzavano in Germania erano in crescita. Dall’altro lato, si arricchivano facendo prestiti alla Gran Bretagna che sopportava tutto il peso finanziario della guerra. Washington poneva, d’altronde come condizione che Londra abbandonasse le sue colonie dopo la guerra. Cosa che fu fatta. Gli USA riuscirono a approfittare della Seconda Guerra mondiale per indebolire i propri rivali e divenire la sola superpotenza capitalista. Henry Ford: “Né gli Alleati, né l’Asse devono vincere la guerra. Gli USA dovranno fornire ai due campi i mezzi per continuare a battersi fino all’annientamento di tutte e due.”
Il futuro presidente Harry Truman, 1941: “Se la Germania vince, dobbiamo aiutare la Russia e se la Russia vince, dobbiamo aiutare la Germania, affinché otteniamo il massimo vantaggio da entrambi.
Tale gioco cinico non cessò che quando l’URSS iniziò a battere Hitler. Solo allora, gli USA si precipitarono per salvare i loro interessi in Europa.

di Stefano Davidson ( Fonte: Me stesso , Jacques Pauwels, Antonella Randazzo)

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