Moschea a Pisa, “i musulmani devono rispettare le nostre leggi”

 

moschea3Pisa – L’Islam sta vivendo in Italia un momento di grande attenzione che trova origine nella paura per l’afflusso di stranieri in se’ o per ragioni di sicurezza. Promuovere la costruzione di luoghi di culto (“moschee”) e di centri culturali islamici ha già costituito occasione di accesi dibattiti e talora di forte conflittualità in diverse città italiane. Adesso con i progetti di costruzione di una moschea a Pisa nel quartiere di Porta a Lucca non possiamo che essere preoccupati.

Abbiamo il sensato timore che l’associazionismo islamico, anche quando ufficialmente riconosciuto, possa contribuire a radunare – forse aiutare a nascondere, soggetti potenzialmente pericolosi (covi di fondamentalisti, “cellule terroristiche”); oppure favorire disordini urbani.

Abbiamo timore per il comportanento della nostra amministrazione che, quando non si limita a rimanere arroccata in un perdurante silenzio, potrebbe addirittura adottare approcci dirigistici, dando ex post comunicazione pubblica delle proprie decisioni. Come cittadini non veniamo informati o interpellati, non abbiamo ben chiaro a cosa andiamo incontro con la costruzione di una moschea “proprio nel nostro giardino”; oppure possiamo solo assistere, successivamente, ad un deprezzamento del valore degli immobili – in quanto nessuno ci vuole più andare a viverci: questo tra l’altro, favorisce ghettizzazione.

In Italia vi è libertà di culto ed anche loro hanno diritto a loro luogo di culto, però sul fronte integrazione e sicurezza pretendiamo di essere tutelati: i musulmani devono rispettare le nostre leggi – in primo luogo la nostra Costituzione, e il nostro pensiero religioso così come quelli altrui.

Vittorio Ferrando


 


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