APPELLO AL POPOLO: basta tollerare le angherie dei traditori della nostra Patria!

rivolta

di ERNESTO MICETICH

Il 2015 languidamente scivola nel ricordo e il bifronte Giano si appresta a spalancare le porte di un nuovo anno… tra le celebrazioni festaiole della nazione italica tartassata, umiliata, massacrata… ma ignobilmente idiota!
Che cosa celebri infatti il misero volgo trascinato al mattatoio genocida dell’invasione immigratoria? Di entrare in un nuovo ciclo di dodici mesi di tasse onerose oltre i limiti della decenza, di ulteriori sbarchi di parassiti africani da mantenere e sopportare, di maggiore cloachizzazione delle nostre cittá sempre piú simili ai tuguri della fogna del pianeta, di leggere sui giornali che altre migliaia di nostri compatrioti sono morti suicidi in quanto abbandonati da uno stato criminale che preferisce sfamare gli intrusi “migranti”…?

Ma che cosa celebri, che cosa festeggi, che cosa? Di esistere quale infimo servo di una masnada di ignavi vigliacchi oppressi da una spregevole casta di delinquenti politici che hanno svenduto la nostra Patria allo straniero?

Ma perché invece di essere il solito gregge babbeo condotto al pascolo dei supermercati dal buon pastore del condizionamento di massa che ti induce ad agire come un burattino non ti fermi, alzi la testa, guardi i tuoi figli o comunque la persona che piú ami (perché ormai ci stanno sterilizzando con una crisi demografica opportunamente indotta e di bambini ce ne sono sempre meno ad illuminare quali stille di luminosa vita le case italiche) e sentendo nel silenzio della tua coscienza un palpito di dignitá personale ti decidi, almeno per loro, per i tuoi cari, a non accettare piú gli abusi scellerati di questa obbrobriosa escrescenza di governo che offende il purpureo splendore della gloria romana e avvolge di tenebre cimiteriali il nostro avvenire?

In quella furibonda lite che nell’infanzia della nostra civiltá vide due nomi preclari affrontarsi duramente, Achille scaglia contro gli achei di Agamennone un duro rimprovero  che aggrappato al testo omerico affrontó le fauci fameliche del tempo vagando nel lungo trascorrere dei millenni e che adesso deve colpire anche i nostri cuori con la punta crudele della sua lancinante giustezza dato che in fondo il canagliume che ci uccide addirittura sollazzandosi con un’oltraggiante cornucopia di vergognosi privilegi é il frutto della nostra codardia, proprio come l’immensa profusione di opere d’arte che abbelliscono questo patrio suolo lo é di quella nostra suprema genialitá che ha aureolato di fulgido rispetto il nome d’Italia nel mondo e che andrá perduta con questa avvilente sostituzione etnica…

“Ma se questa non fosse, a cui comandi, / spregiata gente e vil, tu non saresti / del popol tuo  divorator tiranno”.

E allora basta buonismo, basta tollerare le angherie di questi traditori della nostra Patria… che il 2016 sia un anno di RIVOLUZIONE PATRIOTTICA!

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