“La violenza è la malattia dell’Islam, l’integrazione è fallita, il buonismo di certa sinistra fa il nostro male. E a noi musulmani servirebbe un papa come Francesco”.
Sono le parole di Khalid Choauki, che “confessa” le colpe dell’islam, il rischio del radicalismo, la ricerca di vendetta dei musulmani e gli errori della “sinistra chic che prova un falso senso di colpa verso l’immigrato, ritenuto pregiudizialmente dalla parte giusta”. Secondo Chaouki sarebbe un “atteggiamento che ofusca il buon senso e deresponsabilizza gli immigrati, che allo Stato non chiedono buonismo”.
Nella lunga intervista rilasciata a Libero, il deputato Pd ammette che l’islam andrebbe riformato: “Andrebbe riformata l’interpretazione del Corano con un concilio islamico che scomunichi la violenza e il terrorismo. Solo che purtroppo siamo ancora lontani da questo“. Un’interpretazione che porta al terrorismo islamico e alla violenza, una minaccia per l’europa: “Il mondo arabo – aggiunge Chaouki – ha un complesso di inferioritĂ verso l’Occidente che si porta dietro dai tempi della sconfitta dell’Impero Ottomano. Sa di aver perso la battaglia con la civiltĂ occidentale perchĂ© qui ci sono una libertĂ , una ricchezza e un rispetto per l’individio impensabili nel mondo arabo. Per questo i terroristi sono assetati di vendetta e voglia di riscatto“.
Vendetta. Il problema è che non esiste un controllo, un papa islamico che possa controllare tutti. Abbassare i toni. E poi c’è il Corano in cui – ammette Choauki – “c’è un versetto in cui il profeta annuncia che ‘un giorno prenderemo Roma’. La cittĂ eterna – aggiunge – è da sempre meta di conquista dell’Islam e ha un valore simbolico unico. La minaccia è reale”. Non solo. PerchĂ© la sete di vendetta islamica non si fermerĂ . “I musulmani – dice Chaouki – non si libereranno msi dall’odio verso l’Occidente finchĂ© non ci sarĂ una presa di coscienza che la violenza è purtroppo un cancro insito nella storia dell’islam e come tale va eliminato”.
Dal deputato dem indicazioni anche sugli imam radicali. “I leader politici e gli imam – dice – difendono il loro orticello e non curano gli interessi dei musulmani. Fanno propaganda, alimentano il vittimismo che genera rancore ma non propongono soluzioni. Parlano tanto di politica – conclude Chaouki – e poco di valori, sono litigiosi tra loro e fanno ancora troppo poco per una reale integrazione”. il Giornale

