Quando anche i bambini sono troppo bianchi

Nel fantasioso mondo del politicamente corretto possono accadere le cose più impensate. In Italia ne abbiamo alcuni assaggi grazie alla Carta di Roma, recentemente ne abbiamo avuto una conferma dalle questure (1), ma per fortuna non siamo ancora arrivati ai livelli di una delle capitali mondiali del politicamente corretto, San Francisco.

razzismo-studenti

Non raccontiamo una storia macabra, piena di orrori, come ci hanno abituato spesso e volentieri gli eroi della sinistra radical chic (2), piuttosto è una storia liberal, senza sangue, ma egualmente malsana nei suoi effetti antibianchi. Quindi non vi preoccupate se non ne avete sentito parlare, è la normalità.

Il 9 ottobre, nella Everett Middle School, si sono tenute le elezioni scolastiche e, come in ogni scuola normale, gli studenti hanno votato per i ragazzi che ritenevano più adeguati per il ruolo di rappresentanti degli studenti. Nel mondo normale tutto finirebbe qui, ma noi siamo nel fantasioso mondo del politicamente corretto, quindi c’è sempre un ridicolo “ma”. In questo caso, alla preside della scuola, Lena Van Haren, non è andato giù il fatto che nella sua scuola, composta per l’82% da bambini delle “minoranze” (“minoranze”, ma non nella sua scuola), ci siano stati troppi eletti di razza bianca (3).

Sì, adesso ai radical chic non va più bene neanche la democrazia!

Con l’ausilio di una madre razzista di origine latinoamericana, Bianca Gutierrez, la preside della scuola ha tentato di far invalidare le elezioni. Secondo la preside, annullare le elezioni sarebbe stato necessario per “garantire a tutte le voci che siano sentite da tutti i contesti”. Non è quello che avevano già fatto gli studenti? Gli studenti non possono essere sentiti, quando votano per i loro compagni bianchi? E poi, se l’82% degli studenti “di colore” (4) ha votato principalmente per degli studenti bianchi (5), non è comunque un’espressione di democrazia? Le logiche conseguenze sono 2: o si impedisce agli studenti bianchi di votare ed essere votati (e forse questo è il sogno dei sinistrati americani e non), oppure si inaugura una rigida separazione etnica anche nei voti, e si realizza l’Apartheid delle elezioni (6)!

Fin quando la notizia è rimasta a San Francisco, il fatto di annullare le elezioni razzialmente scorrette sembrava una cosa quasi scontata ma, almeno questa volta, i sogni liberal si sono infranti quando la notizia ha avuto una risonanza nazionale (ma ovviamente solo a razze invertite sarebbe arrivata anche nei nostri tg-Boldrini). Ad esempio, il blogger legato al Washington Post Eugene Volokh (7) ha notato le tantissime fallacie logiche della preside presunta antirazzista (ma che diventano pensieri assolutamente coerenti cambiando “antirazzista” con “antibianca”): i bambini “di colore” hanno dimostrato di essere meno ossessionati dalla razza rispetto alla preside, nominando studenti bianchi di cui sapevano di potersi fidare, come avviene in ogni normale democrazia, ma soprattutto ha sottolineato come gli intenti antibianchi della preside fossero in palese contrasto con la costituzione californiana (8).

Lo scandalo suscitato a livello nazionale ha fatto retrocedere dalle sue intenzioni antidemocratiche la preside, la quale ha dovuto, il 21 ottobre, arrendersi al volere democratico dei suoi studenti e rinviare i suoi sogni antibianchi a tempi più favorevoli: “Non va bene che una scuola che è molto, molto razzialmente diversa, avere dei rappresentanti degli studenti in maggioranza bianchi” (9).

Non tutte le voci, però, sono state contrarie al tentativo antidemocratico della preside. Uno dei tanti giornali radical chic di San Francisco, ad esempio, ha dato voce ad una delle sostenitrici ispaniche della preside, Melissa Daar Carvajal, che ha presentato la propria preside come un’eroina che non voleva sottostare di fronte all’”ingiustizia” di una votazione che ha fatto eleggere (dagli stessi studenti latinoamericani e neri) troppi studenti bianchi ed asiatici (10), e che quindi vuole studiare un modo per far rappresentare di più chi non è stato eletto, calpestando così le più elementari norme democratiche. Potrebbero imparare dall’Italia, dove SEL, pur con solo il 3,20% dei voti, riesce comunque a decidere della vita di più di 60 milioni di persone tramite Laura Boldrini…

Se volessimo sottolineare tutte le ipocrisie antirazziste, non la finiremmo più, ma basta porre una domanda: se si dicono contro il razzismo, perché i radical chic, così contenti di avere fatto eleggere un presidente nero in uno stato al 62% bianco, poi sono infelici se degli studenti “di colore” eleggono studenti bianchi?

Luca Di Dionisio

1)      http://www.ilgiornale.it/news/politica/raccomandazione-questure-nascondete-i-crimini-dei-profughi-1186016.html

2)      Christopher Dorner, un ex poliziotto afroamericano che uccise 5 persone nell’ambito di una sua personale guerra razziale, è stato esaltato come un “real life Django unchained”, in “onore” del film di Tarantino dove si esalta lo sterminio dei Bianchi.

3)      http://www.ktvu.com/news/33724074-story Nel pieno stile della capitale mondiale LGBT, l’articolo è palesemente a favore della preside e del suo sogno antidemocratico.

4)      http://ww2.hdnux.com/photos/41/50/66/8818073/7/460×1240.jpg

5)      http://www.sfgate.com/bayarea/article/S-F-principal-middle-school-election-winners-6578286.php Come si evince dall’articolo, persino certi giornalisti liberal, al sapere che dei bambini sono discriminati, si pongono dei dubbi sulle modalità (ma non sul principio, ovviamente) dell’azione della preside. Più nei particolari, si sottolinea che i 4 rappresentanti degli studenti più votati sono bianchi, mentre tra i 10 eletti ci sono anche studenti asiatici e di razza mista, ma non quelli ispanici e neri, nonostante gli Ispanici siano il gruppo etnico più numeroso nella scuola.

6)      Nel 1984, nel Sudafrica segregazionista, anche gli Asiatici ed i Colorati (ossia i meticci) avevano ottenuto il diritto di voto. I Neri, invece, nel 1979 avevano ottenuto l’indipendenza con i 17 Bantustan. La comunità internazionale ha premiato le aperture razziali del governo sudafricano con l’embargo mondiale nel 1986, per la gioia di regimi notoriamente democratici e non violenti come l’Unione sovietica e la Repubblica popolare cinese….

7)      https://www.washingtonpost.com/news/volokh-conspiracy/wp/2015/10/19/middle-school-election-results-temporarily-withheld-because-the-winners-arent-diverse-enough/

8)      http://www.leginfo.ca.gov/.const/.article_1 art.1, sec. 31 (a)

9)      http://www.washingtontimes.com/news/2015/oct/21/lena-van-haren-calif-principal-withholds-student-e/ Immaginate le reazioni internazionali, e quindi anche dei nostri tg-Boldrini, se invece una preside si fosse lamentata dei troppi studenti di colore eletti in una scuola a maggioranza bianca.

10)  http://www.sfchronicle.com/opinion/openforum/article/What-went-wrong-at-Everett-Middle-School-6584760.php La democrazia inizia a non piacere più ai liberal…

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