Otto milioni e mezzo di analfabeti. Il sesto censimento generale del Marocco svela il lato oscuro del Paese. E quasi il 32 per cento della popolazione, dai 10 anni in su, si scopre incapace di leggere e scrivere.
Il rapporto di Hcp, l’alto commissariato per il progetto di studi statistici della popolazione dice che l’analfabetismo si è abbassato soltanto del 18,7 per cento in 10 anni. Il piano del governo è quello di sradicare il flagello da qui al 2014
Associazioni e programmi di stato prevedono di raddoppiare, puntando soprattutto alla fascia giovanile degli analfabeti, quella di chi ha un’età compresa tra i 16 e i 24 anni. Ma il gran numero di quanti non sanno né leggere né scrivere è alimentato di continuo dai più giovani che lasciano la scuola, senza che il sistema educativo riesca a far nulla per recuperarli.
Senza troppe sorprese il numero di analfabeti è più alto nel contesto rurale rispetto a quello urbano. Nel 2014 quasi la metà della popolazione rurale (47,7%) era analfabeta contro il 22,2% di chi abita in città. Una forbice che si rispecchia anche nelle proiezioni di genere: più del 60 per cento delle donne che vivono in campagna sono analfabete, contro il 35,2 degli uomini; nel contesto urbano sono il 30,5 contro il 13. ANSAMED