Kerry prova a liberarsi di Assad coinvolgendo anche l’Iran

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Dopo aver sdoganato, con l’intesa sul nucleare, l’Iran come interlocutore se non affidabile quanto meno utile, ora gli Usa hanno deciso di coinvolgere ufficialmente Teheran in un nuovo tentativo di risolvere la crisi siriana, dove gli ayatollah, insieme alla Russia, sono i principali alleati del regime di Damasco.

Il segretario di Stato John Kerry tentera’ di dare il via ad una nuova iniziativa per una soluzione politica alla tragedia siriana (dopo 60 mesi di conflitto, oltre 250.000 morti e 8 milioni di profughi)) incontrando, tra gli altri, la prossima settimana a New York a margine dell’Assemblea Generale Onu, il suo omologo iraniano, Mohammad Javad Zarif.

Dopo aver sostenuto la fallita iniziativa Onu (siglata ormai 3 anni fa a Ginevra), portata avanti prima dall’ex segretario generale Kofi Annan, poi dall’algerino Lakhdar Brahimi e da ultimo dall’italo-svedese Staffan De Mistura, Kerry vuole provare lui in prima persona un nuovo approccio.
Progetto che, fonti vicine al segretario di Stato, sottolineano e’ ancora allo stato ‘larvale’, per trovare “una formula che ci riporti a effettivi e sostanziali negoziati”. Trattative che vedono il coinvolgimento oltre che dell’Iran, della Russia, dell’Arabia Saudita e di Paesi come il Qatar e la Turchia, ritenuti essere finanziatori di Isis.
L’iniziativa di Kerry e’ vista piu’ che favorevolmente nelle capitale europee alle prese con la crisi dei milioni di profughi che, in fuga dalla Siria ma non solo, premono, e sfondano, le sue frontiere. (AGI) .

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