Filippine: 44 poliziotti uccisi ngli scontri con i ribelli musulmani

 

Giornata di lutto nazionale nelle Filippine per i 44 poliziotti uccisi il 25 gennaio sull’isola meridionale di Mindanao, durante gli scontri con i ribelli musulmani del ‘‘Fronte di liberazione islamica Moro’‘. Il presidente delle Filippine Benigno Aquino si è impegnato a salvaguardare l’accordo di pace siglato nel marzo 2014. “Sento e condivido il dolore che provano in questo momento le famiglie delle vittime”, ha detto Aquino, promettendo di concedere autonomia ai territori a maggioranza musulmana.

Sono 120 mila i morti della lotta indipendentista nell’isola di Mindanao dagli anni Settanta. “Presidente invochiamo il vostro aiuto, chiediamo giustizia. Per favore, ci aiuti”, ha detto la moglie di uno degli agenti uccisi.

Le forze speciali filippine il 25 gennaio volevano colpire solo ‘‘alcuni obiettivi’‘ ma l’operazione è sfociata in un combattimento violento. Sarebbe stato ucciso un presunto terrorista islamico ricercato da Washington e che avrebbe partecipato agli attentati avvenuti a Bali, in Indonesia, nel 2002. euronews

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