Ramelli e Marzullo rapite in Siria, dubbi sul video: “Ambiguo”

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Il video che mostra le due cooperanti italiane rapite in Siria sarebbe stato postato su YouTube dal nickname “Islamic Sham” e non da un nome che possa condurre al Fronte al Nusra, gruppo da varie parti indicato come responsabile del sequestro di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo. Inoltre l’account sarebbe stato aperto “solamente il giorno prima” della sua pubblicazione il 31 dicembre scorso. Ora l’account  è‘ stato cancellato da youtube, non si capisce per quale motivo

E’ quanto scrive sul suo sito on-line l’emittente al Arabiya che, come fanno molti altri siti arabi, mette in dubbio la paternità del Fronte al Nusra dello stesso video definendolo “ambiguo”. Sono molti i dubbi e le perplessità esposte dalla tv saudita sul video diffuso su YouTube, e subito dopo tolto, in cui le due giovanissime ragazze italiane, Greta Ramelli e Vanessa Marzullo sono apparse dopo quattro mesi di prigionia in una località sconosciuta della Siria per chiedere al governo di Roma di essere liberate.

Per al Arabiya non torna il fatto che il video non porti il “logo” del Fronte al Nusra, come avviene di prassi. Dubbi anche sulle dichiarazioni attribuite ad un esponente dell’organizzazione legata ad al Qaida – e lette da alcuni analisti come una rivendicazione – secondo cui il rapimento delle due giovani sarebbe stata una rappresaglia per “la partecipazione dell’Italia alla coalizione” internazionale contro gli estremisti in Siria.

Il sito on-line dell’emittente fa notare che “la coalizione non era ancora nata al momento del rapimento” e quindi l’Italia non poteva essere responsabile di un azione che non aveva ancora intrapreso. L’account che ha postato il video infine non fa parte della lista di account del Fronte al Nusra; circostanza, anche questa, che alimenta il dubbio sull’effettiva implicazione dell’organizzazione islamista. askanews

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“Tutti” i gruppi ribelli dell’opposizione siriana nella provincia di Aleppo negano qualsiasi coinvolgimento nel rapimento e nel sequestro delle due cooperanti italiane apparse, la notte di Capodanno, in un video attribuito al Fronte al Nusra, la filiale siriana di al Qaida nel Paese arabo. Lo ha dichiarato ad askanews Rami Abdul Rahman, fondatore dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, Ong con sede a Londra che conta su una vasta rete di attivisti in tutte le città siriane.

Il noto attivista ha anche precisato che, in particolare, l’Esercito Libero Siriano – braccio armato della cosiddetta opposizione moderata – ha smentito “nel modo più assoluto” di essere coinvolto nella vicenda. “Abbia contattato le fazioni ribelli dell’opposizione nella provincia di Aleppo e tutte, nessuna esclusa, hanno smentito di avere a che fare con il sequestro delle due ragazze italiane”, ha detto questa mattina Abdul Rahman, il quale anche lui avvalora i dubbi sulla paternità del video: “Non possiamo confermare – ha detto – che il video sia stato effettivamente postato dal Fronte al Nusra, anche se tutti lo indicano come la parte che tiene in ostaggio” le due italiane.

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