Navi ‘fantasma’ senza equipaggio, nuovo metodo dei trafficanti di immigrati

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Navi ‘fantasma’, comprate a poche centinaia di migliaia di dollari ed abbandonate dagli scafisti in vista delle coste italiane dopo aver fruttato guadagni milionari ai trafficanti di esseri umani: la vicenda del cargo Ezadeen, lasciato dall’equipaggio a 40 miglia al largo di Capo Leuca, “è il terzo caso che registriamo in queste ultime settimane di nave abbandonata al suo destino con centinaia di persone a bordo”. Il monitoraggio delle Capitanerie di Porto, spiega all’Adnkronos l’Ammiraglio Giovanni Pettorino, comandante dei reparti operativi della Guardia Costiera, ha fatto emergere questo nuovo modus operandi nelle strategie delle organizzazioni che sfruttano il traffico di migranti.

Si tratta, spiega Pettorino, di “mercantili al termine della loro vita operativa, carrette del mare acquistate a 100-150mila dollari e poi riempite di centinaia di migranti, in prevalenza di nazionalità siriana, che arrivano a pagare ciascuno anche 6mila dollari per la traversata dalle coste turche alla volta dell’Europa”. I trafficanti arrivano così a guadagnare fino a 5 milioni di dollari per ogni viaggio “e quindi non hanno alcuna remora ad abbandonare la nave, considerando il margine di guadagno” assicurato dal business dell’immigrazione irregolare.

In genere questi viaggi partono dallo scalo turco di Mersin e fanno rotta verso Capo Passero. Le avverse condizioni meteorologiche di questi ultimi giorni avranno di certo consigliato agli scafisti di rimanere a poca distanza dalle coste greche, con il risultato che le ultime navi si sono ritrovate alla deriva tra la Calabria e la Puglia.

I trafficanti “impostano il pilota automatico e la rotta verso le coste italiane, bloccando il motore ad una velocità di circa 10 nodi”. A questo proposito, l’ammiraglio Pettorino evidenzia “il gravissimo problema per quanto riguarda la sicurezza della navigazione rappresentato da queste navi alla deriva nel Mediterraneo. E’ una situazione molto pericolosa per le altre navi in transito”. Secondo i dati più aggiornati delle Capitanerie di Porto, dallo scorso mese di settembre la rotta dalla Turchia è stata utilizzata per 13 viaggi di navi cariche di migranti di origine siriana.

ADNKRONOS

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