Dal Ministero dell’Ambiente 426 milioni di euro alla Sogesid in tre anni

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18 dic – “Ecco cosa abbiamo scoperto sulla Sogesid, ne parla oggi Il Fatto Quotidiano. C’è una società pubblica, la Sogesid, incaricata di risanare i siti inquinati. Peccato che – osserva Massimo De Rosa, Portavoce M5S Camera – spenda montagne di euro (nostri) per produrre solo carte e piani faraonici mai realizzati. Con la solita cricca delle consulenze agli amici. Le attività affidate dal Ministero dell’ambiente a SOGESID spa, nella maggioranza dei casi sono subappaltate da quest’ultima a soggetti terzi.

Dal 2008 al 2011 ha assorbito dal Ministero 426 milioni di euro, attivando 1.600 consulenze per un totale di 35 milioni di euro, oltre ai propri 126 dipendenti e 315 collaboratori a progetto, mentre al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare sono state decurtate risorse fino al 72 per cento ed eseguiti tagli molto consistenti del personale.

La SOGESID spa rientra nel novero di quei soggetti che non sono tenuti ad espletare le procedure di evidenza pubblica per lo svolgimento delle attività ad essa affidate; tale deroga le consente progetti costosi e irrealizzabili e le citate consulenze milionarie che hanno destato più di una volta l’attenzione dei magistrati. E’ ormai fin troppo chiaro che la SOGESID spa ha operato nell’interesse di una cricca di imprenditori e dirigenti pubblici come Luigi Pelaggi, indagato per corruzione per lo smaltimento illegale dei rifiuti dall’area ex Sisas di Pioltello-Rodano, alla periferia di Milano, e di consulenti come l’ex direttore generale Gianfranco Mascazzini, indagato in Campania per l’avvelenamento di Bagnoli, il quale, dopo essere andato in pensione, ha preso lo stipendio da Sogesid come consulente esterno. Ovviamente di bonifiche effettuate nemmeno l’ombra!”.

De Rosa sottolinea inoltre: “Il Ministro Galletti, per premiare questi eccellenti risultati, ha pensato bene di rinnovare la convenzione tra il ministero e la Sogesid per altri 10 anni, moltiplicando cariche dirigenziali, privando di fatto il Ministero dell’ambiente delle sue funzioni e della sua struttura per affidarne le attività, delicatissime per l’equilibrio sociale ed economico del nostro Paese, quali le bonifiche, il dissesto idrogeologico, il contrasto ai cambiamenti climatici e la gestione del ciclo dei rifiuti, ad una società che risulta essere, secondo inchieste documentate, uno stipendificio per le clientele di alcuni dirigenti del ministero. Già oggi, le consulenze fornite dalla Sogesid contano un numero di personale applicato all’interno del Ministero superiore a quello del personale di ruolo, il cui operato non corrisponde ad un reale piano di fabbisogno per lo svolgimento delle attività del Ministero che viene, inoltre, portato avanti in mancanza di una mappatura delle professionalità interne nonché in assenza di una trasparente programmazione e successiva valutazione degli obiettivi che le singole direzioni generali dovrebbero perseguire.

Paiono quindi ingiustificate ed eccessive sette nuove direzioni generali, sei vice capo di gabinetto, novanta unità di personale addetto agli uffici di diretta collaborazione, di cui nove, estranei, che percepiscono indennità cospicue, a fronte, peraltro di una riduzione della dotazione organica del personale di 556 unità.

Si tratta di una privatizzazione di fatto di una funzione strategica dello Stato, fondamentale per la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. Con una nostra risoluzione abbiamo chiesto la liquidazione di SOGESID e il conseguente immediato trasferimento di tutte le sue funzioni in capo al Ministero dell’ambiente. Dobbiamo far emergere le persone realmente preparate, non più parenti e amanti delle solite cricche, è ora di dire basta. Ne va del futuro dei nostri figli!”.

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