Nucleare Iran: senza accordo Teheran vuole rivolgersi a Russia e Cina

iran23 nov. – Se non sara’ possibile raggiungere entro lunedi’ a mezzanotte l’intesa definitiva tra i “5+1” e l’Iran sul loro programma nucleare Teheran – in caso non ci si accordi neanche su un rinvio del termine – ha “un piano B” che prevede “l’incremento della collaborazione con i nostri amici cinesi e russi, fornendo loro ulteriore opportunita’ sul mercato iraniano”.

Cosi’ uno dei delagati della Repubblica Islamica a Vienna, che ha aggiunto: “Condividiamo lo stesso punto di vista (con Mosca e Pechino) su molte questioni, inclusi Siria (dove la Russia e’ il primo alleato del regime di Damasco insieme all’Iran) ed Iraq”.

Nonostante in realta’ gli analisti giudichino questa opzione percorribile ma non di sicura efficacia, resta il fatto che la Cina e’ il principale acquirente del petrolio iraniano ed uno dei pochi Paesi che continua ad assorbire export iraniano, compensando i tagli decisi dalle sanzioni Usa ed Ue. Mosca ha costruito il primo reattore nucleare iraniano, Bushehr, ed ha firmato un accordo per altri 8. Non solo. I due Paesi possono garantire a Teheran protezione diplomatica con il loro diritto di veto, anche se finora si sono limitati ad astenersi.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha di nuovo messo in guardia le grandi potenze dal firmare “un cattivo accordo” sul nucleare iraniano, a poche ore dalla scadenza della data limite per un’intesa. “Un cattivo accordo permetterebbe all’Iran di conservare migliaia di centrifughe e di arricchire l’uranio necessario per una bomba atomica, sarebbe un errore storico”, ha avvertito Netanyahu intervistato dall’emittente televisiva statunitense Abc.

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