Con i raid USA Isis avanza, è a soli 2 km da Kobane. Si temono stragi e massacri

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2 ottobre – I Jiahidisti dell’Isis sono sempre più vicini a Isn al Arab – Kobane – la città curda alla frontiera tra Siria e Turchia che rappresenta uno snodo strategico essenziale per il controllo del territorio. I combattenti curdi asserragliati in città si dicono pronti a combattere “casa per casa e strada per strada” ma le forze dell’Isis, soverchianti in numero e armamenti, sono ormai soltanto a due chilometri da Kobane nonostante i raid aerei lanciati da ieri contro di loro dalla coalizione arabo-americana.

L’Osservatorio siriano per i diritti dell’uomo non nasconde la sua preoccupazione. “C’è un concreto timore che l’Isis possa prendere Kobane in tempi brevi e molti dubbi sul fatto che i combattenti curdi possano arrestarli”.

Oltre a rappresentare un evento strategico di primo rilievo, la caduta di Kobane potrebbe essere accompagnata da stragi e massacri. Sempre l’Osservatorio esprime il timore per rappresaglie contro i civili stimando che le milizie curde poste a loro difesa – Le Unità di Protezione del Popolo (Ypg) – non avrebbero la forza e i mezzi di tutelarli.

Sono centinaia i combattenti curdi impegnati contro migliaia di jihadisti che dispongono di carri armati, artiglieria pesante e lanciarazzi multipli da 220 mm. “I curdi hanno kalashnikov, mitragliatrici pesanti di fabbricazione sovietica DShK e lanciarazzi Rpg”, precisava ieri Abdel Rahmane, dell’Osservatorio.

Qualora dovessero riuscire a conquistare Kobane, i jihadisti controllerebbero di fatto una fascia territoriale continua nel nord della Siria, lungo il confine turco. Il loro attacco ha causato finora la fuga di almeno 160.000 persone, che dalla metà di settembre hanno trovato rifugio in Turchia.

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