Sindaco di Bologna: riconosceremo i matrimoni gay contratti all’estero

merola1 luglio . – Il Comune di Bologna intende riconoscere i matrimoni gay contratti all’estero. E’ quanto ha annunciato il sindaco del capoluogo emiliano, Virginio Merola, ricordando la storia della citta’ delle Due Torri, dove ha sede l’associazione storica (Arcigay) per la difesa dei diritti della coppie omosessuali. “Andiamo avanti con il nostro programma – ha spiegato il sindaco a margine di una conferenza stampa – sia per quanto riguarda il tema del riconoscimento dei matrimoni all’estero” sia “per tutto quello che e’ possibile fare legalmente come Comune. Lo abbiamo sempre fatto e continueremo a farlo”.

La linea del sindaco ha raccolto, poi, il plauso del senatore Sergio Lo Giudice (Pd) (Gay, utero in affitto: arriva un bebè in casa del sen. Lo Giudice (Pd)), il quale si e’ sposato tre anni fa a Oslo con il suo compagno. “Quella di Merola – ha dichiarato Lo Giudice – e’ una bella risposta alla richiesta di uguaglianza dei ventimila bolognesi che hanno sfilato sabato scorso in citta’. Trascrivere il matrimonio di una coppia gay o lesbica non ha niente di illegittimo, come ha sottolineato anche la recente sentenza del Tribunale di Grosseto. Anche se quelle coppie dovranno aspettare una legge dello Stato per vedere riconosciuti pienamente i loro diritti, la registrazione del loro legame – ha sottolineato ancora il senatore democratico – sarebbe un segno importante di accoglienza e inclusione da parte di una citta’ civile ed europea come Bologna”.

“Io e mio marito – continua Lo Giudice – come tante altre coppie bolognesi, siamo pronti a richiedere la trascrizione. A quei renziani della prima ora che si attardano su posizioni moderate faccio notare che Renzi – ha concluso – e’ gia’ passato alla seconda ora, annunciando per settembre una legge che estenda i diritti dei coniugi alle unioni civili fra persone dello stesso sesso e consenta l’adozione dei figli del partner”. (AGI) .

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