Mose. Quando Galan diceva: “L’opera mi ripaga pienamente”

di Alfonso Raimo

galan7 giu  – Giancarlo Galan e’ stato forse il piu’ strenuo difensore del Mose. In un video, realizzato dall’agenzia settimanale della Giunta regionale del Veneto, Agenzia Veneto notizie, Galan commenta con soddisfazione la costruzione delle prime ‘cerniere’, il cuore tecnologico del Mose.

E’ il 18 marzo del 2010. Il Pdl ha deciso di non ricandidare Galan alle prossime regionali. Meno di un mese dopo, il 16 aprile 2010, verra’ nominato ministro dell’agricoltura del Governo Berlusconi IV in sostituzione di Luca Zaia, che sara’ suo successore alla presidenza della regione Veneto.

Ciononostante Galan testimonia ancora una volta la sua convinzione che il Mose sia un’opera d’importanza capitale per il Veneto e Venezia. L’allora presidente della Regione sottolinea che la costruzione fa piazza pulita “di anni di polemiche, di parole, di idiozie, se mi e’ consentito- spiega- di efferate balle raccontate artatamente per rallentare quella che oggi possiamo definire, ma potevamo farlo anche ieri, come l’opera di ingegneria idraulica piu’ avanzata della storia dell’umanita’”. Realizzata “in Veneto, in Italia per difendere la citta’ piu’ bella del mondo, Venezia. E questo- aggiunge- mi ripaga di tutte le sofferenze, di tutte le fatiche”.

Per Galan “solo questo dovrebbe lasciarci emozionati e soddisfatti per quello che siamo riusciti a fare, li’ fuori in un’azienda a Selvazzano, a pochi chilometri da dove sono nato, con tutti i prodotti in larghissima misura di questa terra. Questo e’ la prova, e’ il premio, e’ il simbolo di quello che siamo riusciti a costruire dal dopoguerra, ma soprattutto negli ultimi trent’anni, il simbolo della nostra imprenditoria, della capacita’ di innovare, dell’essere davanti a tutti di fronte al mondo”.

Galan conclude ribadendo di sentirsi ‘ripagato’ dal Mose. Parole, le sue, che possono sembrare quanto meno infelici, alla luce delle accuse mosse in queste ore dalla procura di Venezia, rispetto alle quali Galan si e’ dichiarato totalmente estraneo. “Di questo- diceva l’ex presidente del Veneto nel 2010 davanti ai primi passi del Mose- sono orgoglioso. E il fatto di essere riuscito a dare un contributo credo non irrilevante, modestamente non irrilevante, e’ un qualcosa che mi ripaga ampiamente anche nei momenti meno felici di quest’ultimo periodo”.

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