Siria: miliziani qaedisti tagliano l’acqua ad Aleppo, crisi umanitaria

jihad12 magg – Da otto giorni consecutivi Aleppo, nel nord della Siria, è senza acqua corrente a causa del blocco imposto da miliziani qaedisti e si rischia una catastrofe umanitaria: è l’appello disperato di attivisti della società civile della martoriata metropoli del nord. Le fonti, interpellate dall’ANSAvia Skype, hanno precisato che una settimana fa alcuni gruppi dimiliziani, tra cui i qaedisti della Jabhat an Nusra, hannochiuso le condotte della centrale di distribuzione idricasituata nell’area di Suleiman al Halabi.

“Il loro intento era quello di non far arrivare l’acqua ai quartieri occidentali, controllati dalle forze lealiste”,affermano le fonti, secondo le quali però “la chiusura parziale ha danneggiato l’intera rete di distribuzione, lasciando a secco gran parte della città”. I miliziani hanno inoltre impedito agli impiegati dellasocietà idrica locale di accedere alla centrale. “Senza gliesperti la rete idrica rischia di esser danneggiata in modograve e di causare una catastrofe umanitaria”, afferma dal cantosuo l’organizzazione Madani (Civile), che ad Aleppo e in altreregioni della Siria ha l’obiettivo di “sostenere la societàcivile verso una transizione democratica”.

Testimonianze da Aleppo parlano di lunghe code di civili ai pozzi e alle fontane per raccogliere acqua pulita. “Ci sono già sintomi di malattie causate dall’assenza di acqua o dal contatto con acqua inquinata”, si legge nel comunicato diffuso da Madani.”Con l’arrivo dell’estate il rischio è di un’epidemia dimalattie cutanee”, anche a causa della scarsità di medici e dicliniche attrezzate, in particolari nella zona orientale di Aleppo controllata dagli insorti. (ANSAmed).

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