5 magg – Pontida, Zaia: “siamo stanchi di pagare. Prima i Veneti. Abbiamo 1.100 anni di storia. Ora pronti all’indipendenza”.
Ieri, a Pontida, e a scanso di equivoci, si è portato dietro la bandiera del suo Veneto visto che non ve ne sono più, le hanno tutte i nostri cittadini. Indipendenza, insomma. L’unica via per dare una risposta concreta ai 195 mila veneti rassegnati alla disoccupazione. Non è facile – fa capire Zaia – con un governo come quello attuale. Non è andare a prendere gli immigrati in mare che risolvi i problemi della gente di casa nostra.
Ci dicono che siamo razzisti. Lo urlo ancora: prima i Veneti, tuona il governatore leghista. Zaia bolla la maggioranza come una sorta di filiera della vergogna che fa il paio con il 70 per cento di stranieri nelle nostre carceri. Intanto sempre lo stesso governo ci ha spiegato che con 80 euro risolverà i problemi di tutti. Peccato che molti sono disoccupati e non hanno una busta paga e gli autonomi e gli artigiani? Dimenticati.
Per Zaia una semplice <un’operazione elettorale che non porterà a nulla. La risposta è pane e autonomia. Ne abbiamo la scatole piene di pagare per gli altri. Zaia fa i conti in tasca: 21 miliardi all’anno a Roma di tasse per poi vedere mettere in galere gli indipendentisti o dire alla nostra gente che devono morire sotto le alluvioni perchè per loro i soldi non ci sono>. E allora si capisce bene l’importanza del Referendum sull’indipendenza e lo stiamo facendo>. Poi il piccolo siparietto con il segretario Matteo Salvini: Ecco cosa ti consegno: 1.100 anni di storia della repubblica veneta… Così Zaia saluta il popolo di Pontida consegnando al Matteo, quello giusto, la bandiera carica di storia e identità di una terra che vuole tornare a essere indipendente.
Da La Padania 5 maggio 2014