25mila cassa integrati della Toscana da 8 mesi senza assegno

Toscana: in 25mila senza cassa integrazione, la protesta dei sindacati

toscana3 magg – “Oggi siamo qui a manifestare perché 25mila cassa integrati della Toscana da 8 mesi non ricevono nessun assegno. Vanno sbloccate subito le risorse per dare almeno un minimo di quello che è previsto. Fatto questo chiediamo che sia sostanzialmente rivista tutta la questione degli ammortizzatori sociali: nessuno può restare senza reddito in un momento di crisi e difficoltà per le piccole e medie imprese, perché i lavoratori sono tutti uguali”. Lo ha detto Ciro Recce, segretario aggiunto della Cisl Toscana durante il presidio organizzato da Cgil, Cisl e Uil sotto la prefettura di Firenze per protestare contro gli otto mesi di mancato pagamento a 25 mila lavoratori toscani della cassa integrazione in deroga. Per i rappresentanti delle parti sociali solo in Toscana “servono 100 milioni di euro”.

Da qui la richiesta al Governo: mettere immediatamente a disposizione le risorse già stanziate per la copertura degli ultimi mesi del 2013, quelle per i primi quattro mesi del 2014 e stanziarne nuove per garantire che il resto dell’anno non rimanga scoperto. “Gli ammortizzatori sociali – commenta Mauro Fuso, segretario Cgil Firenze – non sono stati rifinanziati e ancora mancano le risorse per chiudere il 2013. Il tutto in presenza della discussione sulla legge delega ed il Job Act, che ancora non da certezze sugli ammortizzatori sociali. Noi dobbiamo creare sviluppo, capacità di produrre, quindi occupazione. Ma se non tuteliamo il reddito delle persone che sono in crisi, nelle aziende in difficoltà, non andiamo da nessuna parte”.
Toscana: in 25mila senza cassa integrazione, la protesta dei sindacati

Durante la manifestazione i delegati sindacali sono stati ricevuti in Prefettura dove hanno incontrato anche il presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci. “In Italia – sottolinea Rodolfo Zanieri della Uil – migliaia di lavoratori da settembre non hanno un euro di sostentamento, una cosa semplicemente vergognosa”. (AGENZIA DIRE)

 

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