Mogherini regala 2 mln di euro per l’emergenza in Centrafrica

mogher1 apr – I tre leader religiosi della Repubblica Centrafricana, il reverendo protestante Nicolas Guerekoyame-Gbangou, Monsignor Dieudonné Nzapalainga, arcivescovo di Bangui, e l’imam Omar Kobine Layama, sono stati ricevuti dal Sottosegretario Giro su espressa delega del Ministro Mogherini per dimostrare la solidarietà ed il sostegno dell’Italia al lavoro di riconciliazione che stanno conducendo nel Paese.

“Si tratta di un gesto d’attenzione che l’Italia vuol dare a questo Paese, dove è in corso uno scontro alimentato da recenti divisioni religiose. L’Italia partecipa alla missione di stabilizzazione della UE nel Paese e contribuisce con 2 milioni di euro in aiuti d’emergenza”, ha dichiarato il SS Giro.

Durante l’incontro è stata confermata la disponibilità italiana a valutare un ulteriore sostegno per il controllo delle frontiere e per il settore agricolo. Con 2,5 milioni di persone bisognose d’assistenza, il Paese centroafricano tenta la via della riconciliazione politica, avendo scelto un presidente  di transizione, Cathrine Samba Panza, e con elezioni generali previste per settembre 2015.

, il reverendo protestante Nicolas Guerekoyame-Gbangou, Monsignor Dieudonné Nzapalainga, arcivescovo di Bangui, e l’imam Omar Kobine Layama, sono stati ricevuti dal Sottosegretario Giro su espressa delega del Ministro Mogherini per dimostrare la solidarietà ed il sostegno dell’Italia al lavoro di riconciliazione che stanno conducendo nel Paese.

“Si tratta di un gesto d’attenzione che l’Italia vuol dare a questo Paese, dove è in corso uno scontro alimentato da recenti divisioni religiose. L’Italia partecipa alla missione di stabilizzazione della UE nel Paese e contribuisce con 2 milioni di euro in aiuti d’emergenza“, ha dichiarato il SS Giro.

Durante l’incontro è stata confermata la disponibilità italiana a valutare un ulteriore sostegno per il controllo delle frontiere e per il settore agricolo. Con 2,5 milioni di persone bisognose d’assistenza, il Paese centroafricano tenta la via della riconciliazione politica, avendo scelto un presidente  di transizione, Cathrine Samba Panza, e con elezioni generali previste per settembre 2015.