Il Papa all’Angelus: “Con Satana non si dialoga”

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9 mar – “Dobbiamo disfarci da idoli e cose vane e costruire la nostra vita sull’essenziale. Bisogna rinunciare a Satana e alle sue opere”. Così papa Francesco all’Angelus, commentando, nella prima domenica di Quaresima, il passo del Vangelo nell’episodio delle tentazioni di Gesù “quando lo Spirito Santo, sceso su di Lui dopo il battesimo nel Giordano, lo spinse ad affrontare apertamente Satana nel deserto, per quaranta giorni, prima di iniziare la sua missione pubblica”.

“Il tentatore – dice il Papa – cerca di distogliere Gesù dal progetto del Padre, ossia dalla via del sacrificio, dell’amore che offre se stesso in espiazione, per fargli prendere una strada facile, di successo e potenza”. “Sono i tre gruppi di tentazione”, dice Bergoglio. Il diavolo “per distogliere Gesù dalla via della croce, gli fa presenti le false speranze messianiche: il benessere economico, indicato dalla possibilità di trasformare le pietre in pane; lo stile spettacolare e miracolistico, con l’idea di buttarsi giù dal punto più alto del tempio di Gerusalemme e farsi salvare dagli angeli; e infine la scorciatoia del potere e del dominio, in cambio di un atto di adorazione a Satana”.

“Gesù respinge decisamente tutte queste tentazioni e ribadisce la ferma volontà di seguire la via stabilita dal Padre, senza alcun compromesso col peccato e con la logica del mondo”.
Parlando a braccio, il Pontefice ricorda quindi ai fedelli che “nel momento delle nostre tentazioni, niente argomenti con Satana ma sempre difesi dalla parola di Dio e questo ci salverà”. “Notate bene come risponde Gesù: lui non dialoga con Satana, come aveva fatto Eva nel giardino dell’Eden. Lui sa bene che con Satana non si puo’ dialogare perché è tanto astuto. Quindi Gesù” non si comporta come Eva ma “risponde con le parole di Dio”.

Bergoglio chiede poi di rinnovare “le promesse del nostro Battesimo: rinunciamo a Satana e a tutte le sue opere e seduzioni, perchè – osserva – è un seduttore lui, per camminare sui sentieri di Dio e ‘giungere alla Pasqua nella gioia dello Spirito'”. “Il tempo della Quaresima è occasione propizia per tutti noi per compiere un cammino di conversione”, dice Francesco.

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