Cina: Pechino accusa gli islamisti uiguri per l’attacco alla stazione, 29 i morti

KUNMING

 

2 mar. – La Cina ha accusato i separatisti uiguri del Xinjiang per “l’attacco terroristico organizzato e premeditato” nella stazione di Kunming, nel sud-ovest, in cui sono rimasti uccisi 29 civili e altri 130 sono rimasti feriti. “Le prove dimostrano che e’ stata opera di forze separatiste dello Xinjiang”, hanno fatto sapere le autorita’ del Kunming, citate dall’agenzia Xinhua.

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Un commando di almeno 10 uomini vestiti di nero ha attaccato i passanti con lunghi coltelli, massacrando chiunque capitasse a tiro. Quattro aggressori sono stati uccisi dalla polizia e un altro e’ stato arrestato mentre gli altri sono riusciti a dileguarsi. Il presidente Xi Jinping ha chiesto alle forze di sicurezza di “indagare” per individuare i responsabili e di sradicare “tutte le forme di terrorismo” dal Paese. Xi ha anche ordinato al capo dei servizi di sicurezza di Pechino, Meng Jianzhu, di seguire personalmente il caso.

Gli uiguri sono la minoranza turcofona e musulmana originaria del Xinjiang, la vasta regione del nord-ovest della Cina ricca di risorse naturali e che segna i confini con l’ Asia meridionale e centrale. Alle loro violente proteste contro le discriminazioni subite dall’etnia cinese ‘han’, Pechino ha risposto dal 2009 con centinaia di arresti e decine di condanne a morte.
L’attacco di sabato e’ stato il piu’ grave mai sferrato dai separatisti cosi’ lontano dallo Xinjiang, e’ stato condotto da almeno dieci uomini vestiti di nero che si sono scagliati sulla folla nella stazione ferroviaria di Kunming, una citta’ di oltre sei milioni di abitanti al centro di una popolare zona turistica. L’ultima strage attribuita a terroristi uiguri era stata quella di Turpan, nel luglio scorso, in cui ci furono 24 morti.

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