Nel 2012 Paesi UE hanno esportato 40 miliardi di armi in Medio Oriente

armi30 gen 2014 – I paesi europei hanno esportato nel 2012 armi e tecnologie militari per quasi 40 miliardi di euro, stabilendo un primato per le consegne in Medio Oriente, una regione ostaggio di guerre e conflitti nonostante le speranze suscitate dalla ”primavera araba”: i dati – secondo quanto scrive l’agenzia Misna – sono contenuti in un rapporto annuale, pubblicato in settimana dall’Ue. Nello studio, il 15* del genere, si stima che le esportazioni abbiano raggiunto un valore complessivo di 39 miliardi e 900 milioni.

Le vendite ai paesi mediorientali avrebbero generato ricavi per nove miliardi e 700 milioni, un dato che rappresenta un incremento del 22% rispetto al 2011. Secondo il rapporto, le esportazioni verso questa regione hanno raggiunto livelli record sia per le armi leggere (265 milioni) che per i sistemi per la direzione del tiro (un miliardo e 200 milioni) e il munizionamento (448 milioni).

In Medio Oriente il primo acquirente di tecnologie europee e’ l’Arabia Saudita (tre miliardi e mezzo), seguita da Emirati Arabi Uniti (due miliardi e 200 milioni) e Oman (un miliardo e mezzo). Ma l’industria bellica dei paesi dell’Ue ha guadagnato miliardi anche in altre regioni del mondo. Ad esempio in India (un miliardo e 700 milioni), Pakistan (377 milioni) e Cina (174 milioni). E spesso addirittura violando restrizioni sulla vendita di tecnologie militari imposte dall’Europa stessa, come e’ accaduto per Afghanistan, Myanmar, Bielorussia, Cina, Eritrea, Costa d’Avorio, Repubblica democratica del Congo, Guinea, Iraq, Libano, Liberia, Libia, Somalia, Sud Sudan, Siria e Zimbabwe. asca

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