I Marò rischiano il boia. E la Casta va in gita a Bollywood

casini

22 genn – […] Gita a Bollywood: saranno casta, si saranno fatti gli affari loro ignorando i marò per due anni, ma ora vanno in visita preparati e guidati da due entusiasti e determinati capoclasse, roba forte,  Fabrizio Cicchitto e Pierferdinando Casini, che  la storia dei marò non l’ha mai strumentalizzata, gli va dato atto, anzi si è scansato per non farsene sfiorare.

Ora però va in gita insieme a Fabrizio Cicchitto, scampato all’abbraccio mortale tra Hitler e Stalin, come lui stesso ha definito l’incontro tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi.

Ora che si è rassicurato, Cicchitto ci illustra quel che faranno lui e la delegazione a Delhi. Porteranno ai due militari italiani tanta solidarietà, spiegheranno che l’attuale governo sta facendo il possibile, ma «durante il governo Monti si è verificato una contraddittorietà di comportamenti che ancora paghiamo ».

Infine lo scoop della missione: «Nutriamo un’amicizia reale per l’India, per la complessità della sua storia e della sua cultura. Oggi leggiamo romanzi assai interessanti di scrittori indiani e da Bollywood sono arrivati anche film di grande valore. Ebbene, ci auguriamo che le autorità indiane comprendano che è nelle situazioni difficili che si dimostra la vera amicizia e anche un’autentica intelligenza politica». Contenti di foraggiare questo viaggetto di vecchietti un po’ svitati?

estratto da liberoquotidiano – Maria Giovanna Maglie

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3 thoughts on “I Marò rischiano il boia. E la Casta va in gita a Bollywood

  1. Chiedere al governo Monti se era tanto difficile ordinare ad una nave ITALIANA, che navigava in ACQUE INTERNAZIONALI di rientrare in Patria; ed all’Europa se e’ “di buon gustoto” trattare accordi di libero scambio coll’India.
    Ma qui non c’e’ abbastanza spazio per scrivere tutto…

  2. quando in Iran avevano condannato a morte quella donna per omicidio nei palazzi romani venivano appesi striscioni giganti per questa cittadina iraniana contro la pena di morte.
    Per i condannati a morte statunitensi mai una parola, e quella società civile che tanto protestata in favore della donna iraniana non ha sprecato parola per i due marò. La discriminazione moderna antirazzista passa per i due pesi e due misure, alla faccia dell’eguaglianza e coerenza

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