16 dic – A partire dal primo gennaio 2014 qualsiasi dispositivo tecnologico munito di una memoria interna potrebbe subire un rincaro del prezzo per soddisfare le richieste avanzate dalla SocietĂ Italiana Autori ed Editori (Siae) al Governo italiano. La Siae ha infatti chiesto che nella Legge di StabilitĂ venga inserito un emendamento che preveda la revisione del sistema di calcolo del cosiddetto equo compenso, una tassa imposta a produttori e importatori di dispositivi elettronici che ha come finalitĂ quella di risarcire “preventivamente” autori ed editori per gli “eventuali” download di musica, film ed altri contenuti multimediali protetti da copyright.
Nuova tassa riguarderĂ smartphone, tablet, computer e Smart Tv – L’emendamento porterĂ l’Italia ad uniformarsi con gli altri paesi europei e, stando a quanto spiegato da uno dei firmatari, Francesco Ribaudo (PD), permetterĂ di raccogliere delle somme importanti che potranno esser utilizzate per sostenere “nuovi talenti nei campi della musica, del cinema, del teatro e della letteratura”. Grazie ai rincari, che riguarderanno anche smartphone, tablet, computer e Smart Tv, la Siae potrebbe incassare dai 130 ai 200 milioni di euro.
L’Anitec: “Rischio di allargare il digital divide italiano” – L’Associazione Nazionale Industrie Informatica (Anitec) non ci sta e chiede al governo di respingere la richiesta della Siae. “Dobbiamo subito ribadire che nuovi aggiuntivi balzelli non farebbero che penalizzare ulteriormente l’innovazione tecnologica – sostiene Cristiano Radaelli, presidente di Anitec -. Questa richiesta si trasformerebbe, di fatto, in un costo aggiuntivo che graverebbe sui consumatori e sulle famiglie, generando il concreto rischio di allargare il digital divide italiano”. “Sono soldi sottratti all’industria dell’elettronica – ha spiegato un altro esperto del settore – e quindi alle tasche dei consumatori. Significa che un iPhone 16 Gbyte costerĂ circa 4 euro in piĂą, poichĂ© la componente dell’equo compenso passerĂ , con questo aumento, dagli attuali 90 centesimi a 5,20 euro. Per i tablet si passa dai 3,20 ai 5,20 euro, per i computer da 3,20 a 6 euro”.
L’emendamento alla Legge di StabilitĂ – “167-bis. Al fine di sostenere il diritto d’autore e le attivitĂ dello spettacolo, dall’entrata in vigore della presente legge, i compensi previsti per ciascuno degli apparecchi o supporti di cui al comma 1 dell’articolo 71-septies della legge 22 aprile 1941, n. 633, sono aggiornati, con il decreto del Ministro dei beni e delle attivitĂ culturali e del turismo di cui al medesimo articolo 71-septies, in misura almeno pari alle corrispondenti medie europee accertate dal Ministero dei beni e delle attivitĂ culturali e del turismo, sentita la SocietĂ Italiana Autori Editori (S.I.A.E.), e calcolate con esclusivo riguardo ai Paesi Europei nei cui ordinamenti è prevista la remunerazione della riproduzione privata ad uso personale.
Il 50 per cento dell’eventuale incremento rispetto all’esercizio 2012 dei compensi ripartibili annualmente alla S.I.A.E ai sensi dei commi 1 e 3 dell’articolo 71-octies della legge 22 aprile 1941, n. 633, è destinato dalla S.I.A.E. stessa, d’intesa con il Ministro dei beni e delle attivitĂ culturali e del turismo, al sostegno delle attivitĂ previste dal comma 2 dall’articolo 2 dello statuto della S.I.A.E.”.
