Centrafrica, violenze e caos a Bangui: “80 uccisi”

bangui5 dic  – Circa 80 cadaveri sono stati trovati in una moschea e nelle strade vicine a Bangui dopo una serie di violenze avvenute mercoledi’ notte. Nella moschea PK 5 mosque, c’erano 54 corpi con ferite mortali causate da armi da taglio e colpi d’arma da fuoco, alcuni nella sala delle preghiere, alcuni nel cortile. Altri 25 cadaveri sono stati trovati invece nelle strade limitrofe. Tutti sono stati portati sul luogo del ritrovamento dalle aree circostanti, ha spiegato una fonte ufficiale della moschea.

In precedenza Medici Senza Frontiere aveva riferito che almeno 8 civili sono morti e altri 65 sono rimasti feriti nella capitale della Repubblica centrafricana negli scontri avvenuti nella notte tra le forze di sicurezza e le milizie dell’ex presidente Francois Bozize. Secondo testimoni e operatori umanitari, in totale nelle violenze di mercoledi’ sono morte 105 persone.

Le Ong denunciano il reclutamento forzato dei bambini (circa 3.500, secondo Amnesty International) e lo sfruttamento sessuale delle bambine, la pratica dello stupro come arma, le stragi che non risparmiano civili inermi, le esecuzioni sommarie, le razzie e i saccheggi.

Bozize è stato deposto lo scorso marzo da Michel Djotodia, che si è insediato come primo leader musulmano del paese a maggioranza cristiana. Djotodia ha ufficialmente disciolto il gruppo ribelle che lo ha portato al potere (il gruppo Seleka) integrando alcuni suoi membri nell’esercito.

Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha adottato all’unanimità una risoluzione con cui si autorizza la missione di peacekeeping nella Repubblica Centrafricana. La risoluzione dà mandato alla forza dell’Unione africana nel Paese di dispiegarsi per un periodo di 12 mesi con il compito di “proteggere i civili, ristabilire l’ordine e la sicurezza, stabilizzare il Paese” e facilitare l’arrivo degli aiuti di cui la popolazione ha bisogno con urgenza. Il testo autorizza anche le forze francesi ad “adottare tutte le misure necessarie per sostenere la missione nello svolgimento del suo mandato”.

Già prima dell’approvazione della risoluzione, giovedì mattina le forze francesi sono state dispiegate a protezione di siti strategici nella capitale della Repubblica Centrafricana, dopo l’attacco che ha provocato decine di morti.

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