Le imprese europee verso il su Sud Est Asiatico per ripartire

imprese9 nov – L’Europa e le sue imprese puntano sui mercati del Sud Est Asiatico per far ripartire l’economia, cercando di ritagliarsi anche un ruolo di primo piano in un paese ‘chiuso’ fino a poco tempo fa come Myanmar accompagnandolo nella transizione verso la democrazia e l’economia di mercato. Toccheranno infatti il Vietnam, la ex Birmania e la Thailandia le nuove missioni per la crescita in programma dal 12 al 16 novembre guidate dal vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani, responsabile per industria, imprenditoria e turismo.

Ad accompagnarlo ci saranno un centinaio di imprese, associazioni e realtà europee, di cui una quindicina italiane, con l’obiettivo di sondare il terreno per nuove opportunità di business, joint venture e investimenti confrontandosi direttamente con i partner economici e gli interlocutori politici locali. Ad aprire la strada saranno una serie d’incontri e di firme di intese di cooperazione – principalmente in materia di internazionalizzazione e legislazione per le pmi e turismo sostenibile – tra il commissario all’industria e i leader politici dei tre paesi.

VIETNAM (12-13 novembre) – Tajani incontrerà il premier vietnamita Nguyen Tan Dung, il ministro di industria e commercio Vu Huy Hoang, il ministro della pianificazione e degli investimenti Bui Quang Vinh, e il vice ministro di cultura e turismo Ho Anh Tuan. Al centro dei colloqui, il rafforzamento della cooperazione economica e industriale tra Ue e Vietnam e una maggior integrazione dei due mercati. Due gli accordi che saranno firmati: il primo per stabilire un dialogo sulla politica per le pmi finalizzato a migliorare il contesto per il business, oltre a promuovere più cooperazione nell’ambito di ricerca e innovazione. Il secondo, invece, riguarderà la cooperazione in ambito turistico. Le imprese europee presenti, circa una quarantina, si concentreranno in particolare sui settori di turismo, agro- business e macchinari.

Dopo la Cina, l’Ue è il secondo più grande partner commerciale del Vietnam, con un disavanzo stimato nel 2012 ad oltre 13 miliardi di euro. La maggior parte dell’export europeo verso il Vietnam sono macchine e apparecchiature elettriche (22,3 %), e veicoli e mezzi di trasporto (20,9%). Quanto all’export vietnamita verso l’Europa, oltre ai prodotti agricoli tra i beni che il Vietnam ha esportato verso l’UE nel 2102 spiccano calzature e prodotti di abbigliamento (11,5%). A giugno 2012 sono stati lanciati i negoziati per un accordo di libero scambio, di cui i negoziati sono tuttora in corso.

MYANMAR (14-15 novembre) – La ‘missione per la crescita’ avverà nel conteso dell’avvio della task Force Ue-Myanmar, che ha il triplice obiettivo di sostenere il processo di transizione democratica e economica, rafforzare la cooperazione con l’Europa, e promuovere la crescita e le opportunità di business. Tajani incontrerà il presidente birmano U Thei Sein, il Premio Nobel per la pace e presidente della Lega Nazionale per la Democrazia Daw Aung San Suu Kyi, il ministro del gabinetto del presidente U Soe Thane, il ministro all’industria U Maung Myint, il ministro del turismo U Htay Aung, e il ministro delle miniere Myint Aung. Tre gli accordi che saranno firmati: il primo, in materia di pmi, per migliorare il contesto imprenditoriale, ridurre gli oneri amministrativi e promuovere l’internazionalizzazione, e per cooperare su ricerca e innovazione.

Il secondo per migliorare la cooperazione in materia di turismo sostenibile, conservare il patrimonio, le tradizioni culturali e l’ambiente naturale. Il terzo, invece, mira a rafforzare il dialogo sulle materie prime nell’estrazione mineraria e nel settore forestale, chiave per la produzione industriale. Altissimo l’interesse delle imprese europee, che saranno circa 85 a partecipare alla missione. L’ex Birmania, dopo decenni d’isolamento, rappresenta infatti grandi opportunità per le aziende europee: situata in una posizione strategica a cavallo tra il Sud Est Asiatico, la Cina e il Sub-continente Indiano, lo rende il punto di accesso privilegiato ad un potenziale mercato di 2 miliardi di consumatori. Resta ancora il paese più povero della regione, ma si prevede che la sua economia cresca del 6,8% quest’anno e 5,5% nel 2012, con un incremento del 60% delle esportazioni Ue rispetto al 2011.

THAILANDIA (15-16 novembre) – Tajani incontrerà il vice premier e ministro del commercio Niwattumrong Boonsongpaisan per discutere di crescita sostenibile, politica industriale e il potenziale innovativo delle imprese dell’Ue. Due gli accordi che saranno siglati: uno per promuovere il turismo sostenibile e aumentare la qualità dei servizi turistici, l’altro per promuovere una legislazione favorevole alle pmi e migliorare la loro internazionalizzazione. Una quarantina le imprese che prenderanno parte alla missione e che si incontreranno con le pmi locali per creare nuovi contatti commerciali. Le potenzialità del mercato della Thailandia, una delle economie più avanzate della regione, non sono ancora pienamente sfruttate.

Nel 2012, gli scambi tra l’Ue e Bangkok sono stati pari a 32 miliardi di euro, ponendo l’Ue come terzo partner commerciale dopo Cina e Giappone. In particolare, servono investimenti nei settori dell’energia e delle costruzioni, in cui molte imprese europee sono leader mondiali con tecnologie di punta. E’ in crescita, inoltre, anche il consumo locale di prodotti di fascia alta e di lusso. Il paese ha siglato proprio il 7 novembre un accordo di partnership e cooperazione con l’Ue, che si affiancherà al futuro accordo di libero scambio per cui sono stati avviati i negoziati lo scorso marzo.

 

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