Allarme Unioncamere – Crisi: ogni giorno falliscono 32 aziende

fallimento30 ott – Nei primi nove mesi del 2013 sono fallite quasi 9mila aziende (8.900), il 6% in più dello stesso periodo del 2012. A lanciare l’allarme è il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, in occasione della 138ma Assemblea di Unioncamere, a Genova.

Contemporaneamente “gli impieghi delle banche verso le imprese si sono ulteriormente ridotti del 5% nell’ultimo anno”, ha avvertito Dardanello.

Si tratta, secondo il numero uno di Unioncamere, di “dati da bollettino di guerra che, comprensibilmente, possono gettare nello sconforto. Tanto che sono in molti a credere che l’Italia sia proiettata verso un inevitabile destino di marginalità nel panorama mondiale”.

COLDIRETTI – Ad ottobre torna a scendere, dopo tre rialzi consecutivi, la fiducia delle imprese. A far peggiorare l’umore degli imprenditori ha contribuito l’aumento dell’aliquota Iva che rischia di deprimere ulteriormente i consumi. E’ quanto afferma la Coldiretti che, in riferimento ai dati Istat che segnalano un consistente calo della fiducia delle imprese ad ottobre, sottolinea che “non spingono certo all’ottimismo l’andamento delle vendite sul mercato interno”.

ISTAT – Secondo i dati Istat, l’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane (Iesi, Istat economic sentiment indicator), espresso in base 2005=100, scende a 79,3 da 82,8 di settembre.

L’andamento dell’indice complessivo rispecchia il peggioramento della fiducia delle imprese del commercio al dettaglio e dei servizi di mercato; risulta invece in aumento la fiducia delle imprese manifatturiere e di costruzione. L’indice del clima di fiducia delle imprese manifatturiere aumenta, passando da 96,8 di settembre a 97,3. I giudizi sugli ordini migliorano (da -28 a -27) e le attese di produzione rimangono stabili (a 4); il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino passa da -1 a -2.

INDUSTRIE – L’analisi del clima di fiducia per raggruppamenti principali di industrie (Rpi) indica un miglioramento dell’indicatore nei beni di consumo (da 96,2 a 97,1), nei beni intermedi (da 98,2 a 99,0) e nei beni strumentali (da 94,8 a 95,0). L’indice del clima di fiducia delle imprese di costruzione sale da 78,9 di settembre a 80,8 I giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione migliorano (da -48 a -46) mentre le attese sull’occupazione peggiorano (da -16 a -19).

IMPRESE SERVIZI – L’indice del clima di fiducia delle imprese dei servizi scende da 79,9 di settembre a 74,7. Peggiorano i giudizi e le attese sugli ordini (da -26 a -31 e da -8 a -18, rispettivamente), mentre stabile resta il saldo delle attese sull’andamento dell’economia in generale (a -37). Nel commercio al dettaglio, l’indice del clima di fiducia scende da 91,8 di settembre a 89,0.

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