L’Italia, non è uno Stato di Diritto. è la magistratura che detiene il potere.

GIUSTIZIA: SEVERINO, INCORAGGIANTE CONVERGENZA TOGHE-GOVERNOIn Italia, è la magistratura che detiene il POTERE.

In Italia, non ci sarà mai, una RIFORMA della giustizia. Sono anni che si tenta e ritenta di mettervi mano, ma ad un certo punto si viene fermati.

In Italia la magistratocrazia, occupa e  quindi controlla, tutti i gangli delle Istituzioni, della politica, dell’economia e della vita sociale del Paese.

In Italia, il CSM, il consiglio superiore della magistratura è il braccio armato dell’Anm, l’associazione nazionale magistrati.

In Italia, non si potranno fare altre riforme importanti se prima non si riforma la giustizia.

Tutte cose che abbiamo sempre pensato e detto e che ieri sera sono state confermate – “non solo perchè a pensar male spesso ci si prende” – nella Conferenza dal titolo: “La riforma della giustizia: è proibito?” organzzata da Impegno Civico al Circolo Bonomia di Bologna, Relatore Giuseppe Di Federico Professore Emerito di Ordinamento Giudiziario nella Università di Bologna. Già Membro del Consiglio Superiore della Magistratura. Componente dell’attuale Commissione per le Riforme Costituzionale (uno dei Saggi), un vero luminare del Diritto.

Il Professore ha confermato anche la tesi secondo la quale, il Senatore Silvio Berlusconi non è soggetto a decadenza, in quanto l’Art.7 della CEDU, la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali Firmata a Roma il 4 novembre 1950, ratificata dall’Italia con legge 4 agosto 1955 n. 848 il cui Testo coordinato con gli emendamenti di cui al Protocollo n. 11 firmato a Strasburgo l’11 maggio 1994, è entrato in vigore il 1 novembre 1998, recita espressamente: “Nessuna pena senza legge”.
“Nessuno può essere condannato per una azione o una omissione che, al momento in cui è stata commessa, non costituiva reato secondo il diritto interno o internazionale. Parimenti, non può essere inflitta una pena più grave di quella applicabile al momento in cui il reato è stato commesso”.
“Il presente articolo non ostacolerà il giudizio e la condanna di una persona colpevole di una azione o di una omissione che, al momento in cui è stata commessa, era un crimine secondo i principi generale di diritto riconosciuti dalle nazioni civili”.

Inoltre, la legge Severino non dice espressamente che la pena o la sanzione può essere inflitta RETROATTIVAMENTE. 

Quindi, fermo restando il reato, la condanna e la pena inflitta, il Senatore Silvio Berlusconi non può essere dichiarato decaduto.

Armando Manocchia

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