Festini, prostitute e scarafaggi nel pane, piano diabolico per rubare un’azienda

paneCagliari, 6 giu. – Preparavano il pane mischiando nell’impasto ogni sorta di porcherie, scarafaggi compresi, con l’obiettivo di danneggiare il loro datore di lavoro. Due dipendenti di un panificio di Cagliari sono stati denunciati dai carabinieri della locale compagnia, che ne hanno anche scoperto il fine ultimo: costringere il titolare a chiudere per poi rilevare l’attivita’. Come se non bastasse, un uomo con la barba travestito da prostituta si piazzava davanti al panificio “Il mondo del pane” di via della Pineta a Cagliari per screditare in ogni modo il proprietario.

Due uomini di 44 e 31 anni, originari di Sestu e di Cagliari, entrambi con qualche precedente penale, sono stati denunciati a piede libero dai carabinieri di Cagliari Villanova. Pane e focacce infarcite di formiche, scarafaggi e lana d’acciaio finivano anche sulla mensa degli studenti della cittadella universitaria di Monserrato (Cagliari), che si serviva dal panificio boicottato dai due dipendenti e costretto a chiudere a gennaio.
Il titolare, che da due anni lavorava fianco a fianco con i suoi dipendenti, aveva deciso di aprire un altro punto vendita e di affidare a loro la sede di via della Pineta contando anche sul fatto che uno dei due era amico di famiglia e aveva la sua totale fiducia.

Stando a quanto ricostruito dai carabinieri, pero’, i due avevano iniziato a fare una produzione parallela che smerciavano sottobanco, mentre impastavano con tutto quello che capitava loro a tiro i prodotti per i clienti abituali, uno dei quali aveva trovato addirittura una lista della spesa nella pagnotta. Durante la notte, poi invece di lavorare, i due organizzavano festini con musica a tutto volume, con gente che entrava e usciva dopo aver mangiato e bevuto senza pagare.
Qualcuno si portava via anche le materie prime come salsa di pomodoro e mozzarelle.

Infine, per demolire ulteriormente la reputazione del panificio, uno dei dipendenti, nonostante la folta barba, si travestiva da prostituta a sostava davanti all’esercizio commerciale. La vicenda e’ emersa solo dopo la chiusura, quando il titolare dell’attivita’ ha ricevuto una busta anonima. All’interno c’era un cd su cui erano riversati diversi filmati nei quali si vedevano scene dei festini organizzati dai due nel locale e immagini di una finta prostituta. I due dipendenti, entrambi con qualche precedente penale, sono ora accusati di turbata liberta’ dell’industria e del commercio, adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari, danneggiamento e furto.

“Mi fidavo anche perche’ uno dei due era un mio amico, lavoravamo da tempo assieme”, ha detto all’AGI il titolare Alessandro Vicedomini. “In molti mi chiamavano per lamentarsi della musica alta, ma io chiedevo ai ragazzi che negavano tutto. Non potevo andare a controllare, perche’ non potevo abbandonare la nuova attivita’. Li ho sempre pagati mente loro sono arrivati al punto di chiedere l’elemosina davanti al locale dicendo che non venivano retribuiti”.

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