Mantova: mediatore dei nomadi minaccia assessore Sel per i finanziamenti

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MANTOVA, 19 febbr – . Uno scontro senza precedenti tra la comunità sinti e rom di Mantova e l’assessore provinciale, Elena Magri, di Sel. Oggetto il finanziamento delle attività sociali ed educative all’associazione Sucar Drom. «Non possiamo più accettare i metodi intimidatori e ricattatori che Berini utilizza nei confronti delle istituzioni».

L’assessore alle politiche sociali della Provincia, Elena Magri, replica in maniera ferma alle accuse rivoltele dal mediatore culturale di Sucar drom dopo la protesta dei sinti del campo nomadi davanti a palazzo di Bagno.

Berini aveva detto di essere stato costretto a organizzare la protesta per «smascherare un assessore che ritiene il sottoscritto un ostacolo alla mediazione”.”Storie – replica la Magri – Gli avevo solo chiesto di spiegare come utilizza i fondi che gli vengono erogati e come conduce la sua mediazione: penso sia nel diritto dell’istituzione saperlo. L’unica sua risposta è stata la minaccia di portare nel mio ufficio 200 sinti. Noi, però, non possiamo farci intimidire». L’assessore affronta anche il problema del taglio dei fondi alla Sucar drom: «L’anno scorso avevamo stanziato 30mila euro; poi, a sorpresa, abbiamo avuto una stretta sul patto di stabilità. Questo ci ha costretto a ridurre i fondi a tutti, non solo a Sucar drom».

La Magri era stata accusata da Berini di volere l’integrazione dei sinti e non la loro interazione: «Sono la prima a parlare di interazione – replica – e sono d’accordo che ognuno è portatore di una propria ricchezza culturale. Ma integrazione e inclusione sono parole scritte nella strategia nazionale per i sinti e i rom, e al tavolo Berini non ha mai posto il problema. Lui pretende solo di utilizzare i fondi che mettiamo a disposizione senza dire come. Fa il mediatore; però, invece di far dialogare due mondi, si mette lui come punto di riferimento, e questo non va bene». […]
 gazzetta mantova

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