La guerra si fa ecologica: Marina militare Usa, una flotta ‘verde’

18 dic – Una flotta ‘verde’ attenta ai consumi e che valorizzerà l’uso di energie alternative rispetto a quella prodotta con combustibili fossili. Sono questi i principali obiettivi del Dipartimento della Marina militare statunitense (DoN) presentati a Roma nel corso di un incontro all’ambasciata americana da Tom Hicks, Deputy Assistant Secretary della Marina per l’Energia.

Il programma del Dipartimento punta allo sviluppo di tecnologie ad alta efficienza energetica tese a migliorare le capacità militari e sull’impegno in materia di sicurezza energetica. Hicks nel corso dell’incontro ha illustrato il programma energetico del Dipartimento della Marina, evidenziando in particolare l’esercitazione navale ”Great Gleen Fleet”, che ha avuto luogo la scorsa estate durante l`esercitazione Rim of the Pacific (RIMPAC) 2012. La dimostrazione comprendeva una portaerei nucleare, unità navali e un velivolo. Insieme alle tecnologie per l’efficienza energetica, per l’esercitazione è stato utilizzato combustibile alternativo.

La dimostrazione ha rappresentato una pietra miliare per il raggiungimento dell`obiettivo di dispiegare la Great Green Fleet entro il 2016 ed è un segnale dell’interesse e delle capacità della Marina militare americana di utilizzare in futuro combustibili alternativi per alimentare la flotta

Nel 2009, il segretario della Marina (SECNAV), Ray Mabus, aveva illustrato i cinque obiettivi per diminuire il consumo di energia da parte del Dipartimento della Marina, ridurre la dipendenza da fonti di petrolio provenienti dall’estero e aumentare l’uso di energia alternativa.

Entro il 2020, il 50 per cento del totale del consumo di energia del DoN sarà garantito da fonti alternative, la Great Gleen Fleet, che sarà protagonista di un’esercitazione durante la Rim of the Pacific in luglio, diventerà operativa entro il 2016 mentre già dal 2015 si avrà una riduzione del 50% nell’uso del petrolio non tattico; entro il 2020 il 50% del fabbisogno energetico proverrà da fonti alternative ed il 50% delle istallazioni del DoN sarà a impatto zero; infine, sarà obbligatoria la valutazione dei fattori energetici in caso di assegnazioni di contratti per sistemi ed edifici. adnk

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