Parigi: scontri tra femministe nude e cattolici

19 nov – Da Parigi a Lione da Marsiglia a Tolosa almeno 100.000 persone sono scese in strada in diverse città francesi sabato scorso, per protestare contro il disegno di legge del governo di istituire matrimoni tra persone omosessuali e consentire loro di adottare figli.

“Un bambino ha bisogno di un padre e di una madre e con questo progetto di legge non sarà più possibile”, dice una manifestante.

A Lione l’imam della grande moschea ha manifestato assieme al cardinal Barbarin. A suo modo una primizia. Ci sono state contromanifestazioni delle associazioni per i diritti civili in quello che appare un muro contro muro.

“No al matrimonio per gli omosessuali”, hanno detto per il secondo giorno consecutivo migliaia di manifestanti in Francia. Le manifestazioni del sabato, organizzate da un’associazione dichiaratamente a-politica e non confessionale, hanno raccolto più di centomila persone in diverse città. Di domenica invece la manifestazione era organizzata, a Parigi, davanti alla sede del Ministero per la Famiglia, dal movimento Civitas, considerato vicino ai cattolici integralisti:

“Per queste cose abbiamo già i Pacs, esistono già molte misure per consentire le unioni omosessuali. Ma sembra che ora il governo voglia distruggere la famiglia e il modello sociale tradizionale”, ha detto un manifestante.

“Sì alla famiglia, no all’omofollia”, si leggeva su alcuni striscioni, in testa a un corteo di novemila persone, secondo la Questura.
Manifestazione che ha avuto momenti di tensione quando alcune attiviste ucraine di Femen, semi-vestite con succinti abiti da suora, hanno usato dei fumogeni contro i manifestanti e sono state bloccate dal servizio d’ordine.

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