Cerimonia 1* novembre cimitero comunale: insegnanti leggono il corano ad alunni

3 nov – La Lega Nord del Trentino -in una nota stampa- lamenta che in una scuola della Valsugana si mischierebbero la fede cattolica con i credo islamico.

Secondo il Carroccio, alcuni genitori di una scuola di Levico Terme (Tn) avrebbero contestato l’operato di uno o piu’ insegnanti che avrebbero preteso di fare leggere anche alcuni passaggi dal Corano in occasione della benedizione delle tombe, per il primo novembre.

La Lega ricorda che stamani e’ stata programmata per “gli alunni delle scuole dell’obbligo del Comune di Levico Terme la visita assieme ad un sacerdote al cimitero comunale per commemorare e benedire le tombe degli scomparsi”. Per i leghisti si tratta di “un gesto importante che caratterizza la religione locale, cultura e avvicina i giovani al rispetto dei defunti e alla religione cattolica”.

“Risulterebbe pero’ -si legge nel comunicato stampa- da quanto segnalatoci da alcuni genitori che qualche insegnante si sia opposta a tale cerimonia, pretendendo che durante la benedizione delle tombe, vengano letti alcuni passi del Corano per rispettare la religione di alcuni alunni stranieri presenti nelle classi”.

La Lega Nord, infine, “non ritiene corretto impedire agli alunni cattolici trentini di presenziare e partecipare ad una cerimonia che richiama la nostra tradizione, affiancando una lettura di un testo che non si addice alla nostra religione; si tratterebbe di un ulteriore ed inaccettabile atto di prevaricazione della fede islamica, religione che predica l’odio verso l’Occidente”.(AGI)

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2 thoughts on “Cerimonia 1* novembre cimitero comunale: insegnanti leggono il corano ad alunni

  1. nel ‘890 quando sono venuti i saraceni nel mio paese(in sicilia) hanno tagliato la testa a 3000 persone,che si erano opposte alla loro invasione…la pipito e tutta la compagnia delle merende di sinistra,dovrebbe ripassarsi un poco la storia,invece di inveire sempre contro l’occidente. a questo punto le dico:- se ti piace tanto la gente mussulmana,la religione mussulmana,la civilta’ mussulmana,perche’ tu e la tua combricola non te ne vai in medio oriente e non ci denigri cosi’ piu’? Li saresti a tuo agio,magari sotto un bel burqua blu.

  2. A me sembra che la “signora” pipito sia favorevole a questo atto di pura violenza e di prevaricazione nei confronti del Popolo italiano, del Suo territorio, delle Sue leggi, delle Sue radici. Nessuno mai si permetterebbe di cercare di leggere qualsivoglia passo della Bibbia a nessuno studente marocchino o pakistano. Guai al mondo! La cosa si prefigura vieppiù come una prevaricazione, un abuso, in quanrto gli studenti Italiani, che si fidano ciecamente dei loro insegnanti, sono fatti oggetto di proditori tentativi di plagio e di indottrinamento da parte di “persone” che approfittano della loro posizione. In più la pepito crede alla bufala “politically correct” che, nei secoli passati, siano stati gli occidentali, cioè i Cristiani (malvagissimi), ad andare a rompere le scatole nel medio oriente ai poveri musulmani indifesi e innocenti. Evidentemente lei non sa, o le fa comodo non sapere, che le Crociate sono state fatte per ricacciare gli invasori islamici che, come avevano già fatto con la palestina e le altre terre del medio oriente, avevano invaso anche l’Europa ed erano arrivati fino a Vienna. Lei, la pepito, non si ricorda, vero, il dominio islamico in Spagna, in Sicilia, durato settecento anni. I cari islamici, le povere vittime, guidati dal feroce saladino, che sterminavano, distruggevano, tagliavano teste a migliaia a tutti coloro che si opponevano alla loro invasione, all’islamizzazione (vedi le popolazioni della Puglia). Si legga, per piacere, la pepito, la storia (non quella distorta dagli storici mossi da interessi personali, la “storia” di sinistra, ma quella VERA) e abbia infine la compiacenmza di starsene zitta, di vergognarsi e di cominciare ad avere un pò più di amore a ettaccamento per il proprio paese e la propria gente. “La libertà e come la salute. Non si sa che bene immenso essa sia finchè non la si è perduta. E allora si piangeranno amare, e inutili, lacrime (Mario Verdi)”

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