54 migranti morti in mare tra la Libia e l’Italia

10 lug. – Nuova strage sulle vie dell’immigrazione. Ben 54 persone persone sarebbero decedute nel tentativo di giungere via mare in Italia dalla Libia. E’ quanto appreso dall’Alto commissariato delle Nazioni unite per i Rifugiati.

Secondo quanto riportato dall’unico superstite, un cittadino eritreo, 55 persone si sarebbero imbarcate dalla Libia e tutti gli altri passeggeri sarebbero morti di disidratazione dopo un calvario durato 15 giorni. “E’una vera tragedia – dice Alexander Aleinikoff, vice Alto commissario delle Nazioni unite per i rifugiati – 54 persone sono morte”.

Alcuni pescatori hanno avvistato l’uomo la notte scorsa a largo delle coste tunisine e hanno allertato la Guardia costiera tunisina che ha soccorso il superstite. L’uomo e’ stato immediatamente portato all’ospedale di Zarzis dove e’ ricoverato per assideramento e disidratazione. Operatori dell’Unhcr hanno incontrato in ospedale il sopravvissuto che ha dichiarato di esser partito da Tripoli a fine giugno. Dopo un giorno di navigazione l’imbarcazione sarebbe giunta in prossimita’ della costa italiana ma i forti venti l’avrebbero spinta indietro.

Nel giro di pochi giorni il gommone ha iniziato a sgonfiarsi. In base alla testimonianza del sopravvissuto non c’era acqua a bordo ed i passeggeri avrebbero iniziato a morire di disidratazione. Molti, compreso il superstite, hanno bevuto acqua marina. L’uomo e’ stato soccorso mentre era aggrappato a resti dell’imbarcazione e a una tanica.

Secondo quanto riportato dall’uomo circa la meta’ dei deceduti erano di nazionalita’ eritrea, compresi tre suoi parenti. “Mi appello ai comandanti delle imbarcazioni nel Mediterraneo affinche’ prestino la massima attenzione a possibili casi di migranti e rifugiati in difficolta’ che necessitano di essere soccorsi”, ha detto Aleinkioff. (AGI) .