Uomo sbranato a Milano: branco cani killer viene da campi nomadi

8 marzo — I cani che hanno attaccato e ferito mortalmente venerdi’ scorso nei campi di Muggiano, alla periferia sudoccidentale di Milano, l’ultrasettantenne Gaetano Gnudi non sono randagi nel senso letterale del termine, bensi’ animali che provengono dai campi nomadi della zona. Ad affermarlo e’ l’Associazione Canili Milano Onlus, in una nota. “Quei cani – afferma l’associazione – appartengono ai campi rom (o comunque ci vivono, sono cani nati li’)”.

Secondo l’associazione, l’attacco letale all’anziano e’ stato “una tragedia annunciata, in quanto non era certo la prima aggressione. Quei cani ci erano gia’ stati segnalati, e come a noi anche ai vari enti (Comune e Asl). Nella citta’ di Milano vi sono molti campi rom e in questi campi vi sono molti cani. Ogni femmina va in calore ogni 6 mesi, da ogni accoppiamento nascono circa 10 cuccioli: calcolando che un cane vive in media 15 anni, il numero ipotizzato di incremento dei cani e’ spaventoso”.

“Calcolando che – continua l’Associazione Canili Milano Onlus (http://www.canilimilano.it/joomla/)- noi come associazione abbiamo censito circa tre campi e che in ogni campo vi erano in quel momento (e parliamo solo di cani visibili) dai 10 ai 20 cani con relativi cuccioli al seguito, i conti sono presto fatti. Si tratta di cani che vengono spesso maltrattati, perche’ utilizzati come giocattoli dai bambini”.

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