“Castel Bolognese entri a far parte della provincia di Bologna”

CASTELBOLOGNESE 7 Mar – “Leggiamo da qualche giorno suoi giornali locali che la quarta corsia per la A14 porterĂ  con se vari miglioramenti alla viabilitĂ  del circondario: un secondo ponte sul Santerno per Imola, tre rotonde per Castel San Pietro e una variante alla via Emilia per Toscanella. Peccato che la cittĂ  Castel Bolognese sia figlia di un Dio minore. Diciamo questo perchĂ© nel momento in cui verranno aperti due caselli autostradali, uno a Toscanella e uno a Castel Bolognese, i lavori previsti per migliorare la viabilitĂ  limitrofa riguardano solo Toscanella e Imola. Per Castel Bolognese non è previsto nulla, nonostante sia costretta a subire il maggiore traffico derivato dal nuovo casello”.
“Il comitato Circoliamo Per Castello si batte da cinque anni per avere una variante alla via Emilia a Castel Bolognese, facendo decine e decine di iniziative di ogni genere; ha sempre cercato di tenere alta l’attenzione su questo argomento, ma ha trovato moltissimi ostacoli alla sua realizzazione: i tempi della politica, i tempi tecnici per fare le cose, i tempi della burocrazia, la crisi economica. Per esempio nel 2009 sarebbero dovuti partire i lavori per la rotonda di via Borello, ora siamo nel 2012 e ancora non è stato fatto l’appalto. Secondo noi del comitato cittadino all’interno della partita sulla quarta corsia della A14 sarebbe dovuto entrare almeno il progetto esecutivo della variante per Castel Bolognese. Così non è stato. Abbiamo tentato di tutto per risolvere una situazione paradossale e che giĂ  negli anni ’40, dopo il secondo conflitto mondiale, era palese per tutti: a Castel Bolognese serve una variante”.
“Ogni rilevazione dell’ARPA, l’ultima è dello scorso ottobre, certifica una situazione cronicizzata per quanto riguarda polveri sottili (PM10) e inquinamento acustico, sempre al difuori dei limiti di legge. L’altissimo numero di mezzi che attraversa Castel Bolognese, oltre all’inquinamento, crea una oggettiva situazione di pericolo e un continuo imbottigliamento con relative code. Chiunque debba attraversare la nostra cittĂ  sa benissimo che in certe ore del giorno può impiegare anche 20 minuti. La via Emilia è un formidabile vettore per la criminalitĂ  e una poco edificante vetrina per la
prostituzione. Ci chiediamo spesso cos’altro deve succedere perchĂ© una cosa ovvia e necessaria come la variante per Castel Bolognese venga presa come prioritĂ  assoluta. Tutti i paesi lungo la via Emilia ormai hanno una variante, mancavano Castello e Toscanella (che non fa comune), tra qualche anno rimarrĂ  solo Castello. Per questo vogliamo lanciare una provocazione al nostro Municipio, alla Provincia di Ravenna e alla Regione: chiediamo che Castel Bolognese entri a far parte della provincia di Bologna. Magari saremmo trattati nella stessa maniera, magari no”