ROMA 5 GEN – “L’Europa non ha piĂą motivo di aver paura dell’Italia”: così ha parlato il sempre piĂą candido Monti. Io sono, grazie anche al Professore, uno dei tanti cittadini di serie B che ha invece paura dell’Europa e della sua azionista di riferimento, Frau Merkel. La teutonica signora, insieme all’assistente Sarkozy, ha giĂ distrutto la Grecia e sta coprendo le sue magagne a danno dell’Italia.
Approfittano della nostra coda di paglia, per mettere sul conto italiano anche le nefandezze altrui. Agli occhi del mondo, sembriamo Calimero, il famoso pulcino nero della pubblicitĂ d’antan. Come un Berlusconi qualsiasi, Monti si presenterĂ all’Europa per proporre un altro metodo di calcolo del debito, distinguendo la parte relativa agli investimenti dall’indebitamento tout court.
C’è poco da fare, se i numeri sono in rosso, non esiste artificio contabile che tenga per trasformarli in nero. Spesso sono stupide le regole che l’Europa si dĂ . Tutto è farraginoso e senza visione del futuro. Ritorno sul caso Grecia:tutti ormai riconoscono che l’Europa, ma soprattutto la Merkel, avrebbero dovuto agire in modo diverso nei confronti del dramma ellenico. A marzo, sapremo se la Grecia andrĂ in default, cioè non pagherĂ piĂą il suo debito, in gran parte nelle mani di Banche tedesche e francesi; essendo marginale l’esposizione delle nostre Banche. Ricordo con chiarezza quando lo stesso Prodi ebbe a lamentarsi della cieca stupiditĂ di alcune importanti regole europee. FinchĂ© l’economia tirava in gran parte dei paesi, non appariva così evidente il problema dell’inadeguatezza dell’Europa rispetto al grande cambiamento globale. Abbiamo atteso l’arrivo dello tsunami, trastullandoci sulla lunghezza delle banane o sul diametro dei piselli. Adesso le agenzie di rating stanno per declassare il debito pubblico di Francia e, forse, Germania. Sembra un tormentone parlare di spread, dopo che lo hanno fatto in molti; soprattutto sbagliando le previsioni sul prima e il dopo Monti. C’è un mercato giornaliero del denaro:quando Frau Merkel va al banco delle patate (Kartoffen, per lei), le paga meno di quanto non le paghi Mariuccio da Varese, ma sempre patate sono. Abbiamo una sola strada a disposizione per pagare meno le “patate”:ridurre in maniera decisa la spesa pubblica, mandando in soffitta la concertazione che ha quasi distrutto il nostro Paese. Il tempo che resta, per evitare il dramma, è sempre piĂą corto. Monti o non Monti. Oggi, la Bce potrebbe abbassare il costo delle “Kartoffen”.
guglielmo donnini
